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Un "grazie" dal fronte ucraino ai volontari del Gvam di Melzo

Un "grazie" di cuore dal fronte ucraino a Pinuccia Banfi e al Gvam: hanno permesso ai combattenti della Brigata A2592 di sopravvivere

Un "grazie" dal fronte ucraino ai volontari del Gvam di Melzo
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Un "grazie" di cuore dal fronte ucraino a Pinuccia Banfi e al Gvam (Gruppo volontari anziani melzesi): hanno permesso ai combattenti della Brigata A2592 di sopravvivere e hanno nutrito quegli ucraini che, sotto assedio, non possono fare altrimenti se non vivere con i ridotti mezzi a disposizione.

Un "grazie" dal fronte ucraino ai volontari del Gvam

E’ un insegnamento importante quello che stanno trasmettendo Banfi e i suoi volontari di Melzo: di coraggio, umanità e perseveranza. Da mesi, in silenzio e instancabili, raccolgono medicine, cibo confezionato e beni primari da mandare al fronte e ai bisognosi.

Una mano tesa che arriva da lontano, ma che ha fatto la differenza per molte vite e, per questo, si sono meritati tutti un attestato ufficiale di ringraziamento, dalle forze armate e dal comandante della brigata A2592.
Si tratta di pacchi su pacchi pieni di materiale utile che viene portato nelle zone disastrate tramite una staffetta ben organizzata, che da Melzo arriva fino al fronte di guerra.
Il loro contenuto serve a medicare i soldati, a guarirli, a scaldarli e a nutrirli.

Un impegno che dura dallo scoppio del conflitto

Quando la Russia ha invaso l’Ucraina sono rimasta straziata. Conosco una grande fetta delle persone che compongono la comunità ucraina del nostro territorio, alcuni prestano servizio con noi al Gvam ed erano sconvolti. Conosciamo madri che hanno perso i propri figli al fronte, persone che hanno parenti che non rispondono da mesi e chi si trova lì vive in uno stato di costante angoscia, poiché puntano alla sopravvivenza.

ha spiegato Banfi.

Da subito, insieme ai volontari, abbiamo pensato di raccogliere l’appello fatto a tutto il mondo di inviare beni per sostenere la difesa e iniziato a inviare pacchi. Scatole piene di pannoloni, materiale per le medicazioni d’urgenza, cibo confezionato, medicinali specifici e generici, ma anche vestiti, coperte, giochi per i bambini. Tutto quello che può servire a chi si trova a difendere la propria terra, ma anche a far sopravvivere chi è a rischio e fa fatica.

 

Col passare del tempo, però, le notizie sul conflitto sono diventate quasi un sottofondo della quotidianità, le raccolte di beni per l’emergenza esistono ancora, ma sono sempre meno rispetto a febbraio 2021.
Per il Gvam no: l’attenzione è rimasta sempre alta. E si sono meritati infatti un ringraziamento ufficiale dall’esercito, arrivato a fine giugno su carta intestata: la firma è della Brigata A2592 e del suo comandante Pavlo Rozlach e dal capo delle forze armate ucraine Andrii Galas.

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