Salute in Martesana

Un giubbotto salvavita... anzi salvacuore per i pazienti dell'Uboldo di Cernusco

Una nuova tecnologia utilizzata nel reparto di Cardiologia per casi particolari che richiedono monitoraggio costante

Un giubbotto salvavita... anzi salvacuore per i pazienti dell'Uboldo di Cernusco
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Articolo di Giulia Florio

Un prezioso strumento a supporto dei  pazienti potenzialmente curabili con terapie farmacologiche. Il giubbotto salvacuore è l’innovativo defibrillatore indossabile, utile nel controllo e nel monitoraggio di patologie che potrebbero rivelarsi temporanee, e per le quali potrebbe essere sconsigliato l’impianto di defibrillatori sottocutanei.

Il caso all’Uboldo di Cernusco sul Naviglio

Il LifeVest, oltre che nel presidio ospedaliero di Vizzolo, è stato utilizzato anche a Cernusco sul Naviglio nella specializzazione clinica di Cardiologia diretta da Giuseppe Di Tano, come soluzione temporanea per controllare il rischio aritmico in un 44enne della Martesana. Il paziente era a rischio di aritmia potenzialmente mortale, ma con caratteristiche tali da poter essere sottoposto ad adeguata terapia farmacologica.

Fondamentale - sottolinea Di Tano - era poter monitorare 24 ore su 24 la frequenza cardiaca del paziente, con la possibilità di intervenire qualora si rivelasse necessario, senza però doverlo sottoporre ad interventi invasivi che, al momento della presa in carico, apparivano prematuri.

Perché si sceglie il LifeVest?

La scelta quindi è ricaduta sul defibrillatore indossabile, un supporto di nuova concezione sotto forma di un “giubbotto” facilmente indossabile e dotato di un sistema che garantisce un monitoraggio costante dell’attività elettrica cardiaca e la possibilità di erogare shock elettrici salvavita in caso di comparsa improvvisa di aritmie ventricolari maligne.

L’impegno dell’Asst Martesana

Per la Direzione Strategica di Asst Melegnano Martesana “si confermano ancora una volta attenzione e impegno nei confronti dei pazienti, da parte dell’equipe cardiologica dell’Uboldo, cui va plauso e ringraziamento”.

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