Tutta Pessano in piazza della Resistenza per commemorare i Sette martiri
In occasione del 78esimo anniversario della fucilazione dei giovani partigiani il tradizionale corteo è partito dal Municipio, passando accanto al Cippo loro dedicato
Sono morti per difendere la libertà e la democrazia, trucidati dai nazi fascisti. La sezione Anpi di Pessano, che porta il loro nome, ha organizzato il corteo per il 78esimo anniversario della fucilazione dei Sette martiri.
Pessano ha ricordato i Sette martiri
Era il 9 marzo 1945 quando sono stati trucidati dai nazifascisti Alberto Gabellini, Mario Vago, Romeo Cerizza, Angelo Barzago, Dante Cesana, Claudio Cesana, e Angelo Viganò. Sono passati 78 anni, e oggi, domenica 12 marzo 2023, come da tradizione, tutta Pessano si è radunata davanti al Municipio di via Roma per seguire il corteo formato dalle sezioni Anpi dell'Adda e della Martesana, dagli Alpini, dai sindaci dei Comuni limitrofi fino a piazza della Resistenza, dove è stato ricordato il sacrificio dei sette partigiani.
Insieme al sindaco Alberto Villa camminava il primo cittadino di Carate Brianza, Luca Veggian, visto che la città da lui amministrata ha dato i natali a tre dei Sette martiri. Come da tradizione in piazza della Resistenza a turno hanno preso la parola, per ricordare quanto sia fondamentale fare la propria parte, sostenendo a spada tratta gli ideali della democrazia e i principi della Costituzione.
Un discorso contro gli indifferenti
Oltre ai rappresentanti dell'Anpi che, col patrocinio del Comune, ogni anno si impegna per il successo della manifestazione, ha presenziato e parlato il professore Sergio Lavarda, dottore di ricerca in Storia sociale europea, già ricercatore e docente dell'Università di Padova e Venezia, che ha ricordato l'importanza di "parteggiare", come hanno fatto tutti gli eroi della Resistenza, farsi sentire e prendere posizione, perché il rischio di rovinare la democrazia, ha sottolineato "esiste, basta guardare la disaffezione al voto nelle recenti tornate".
La densa mattinata si è conclusa intorno alle 12, quando il corteo si è sciolto in piazza, dove sono rimasti appesi al sole gli omaggi che i bambini di quinta elementare dell'Istituto di Carate Romagnosi hanno preparato per l'occasione, disegni che sembravano intonare un inno alla pace e alla memoria dei sette assassinati.