Per stessa ammissione del Municipio, in città si sta vivendo una sorta di “far west”. La speranza è di lasciarselo definitivamente alle spalle grazie all’approvazione di un regolamento aggiornato (che ancora non c’è, però) volto a stabilire regole e caratteristiche precise per quanto riguarda gli impianti pubblicitari.
Scatta la moratoria sui cartelloni pubblicitari…
In attesa che questo “vademecum” sia pronto, il Comune e la Polizia Locale di Brugherio stanno proseguendo con un’attività di repulisti incentrata sui cartelloni abusivi e non autorizzati, con multe e ordine di smantellamento.
… in attesa del nuovo regolamento
Aspettando che il regolamento diventi realtà, fornendo quindi una sorta di «bussola» agli uffici addetti al rilascio dei permessi, la Giunta guidata dal sindaco Roberto Assi ha deciso di mettere in atto una sorta di moratoria temporanea, fino a quando il regolamento non sarà pronto: stop al rilascio di nuove autorizzazioni per la collocazione di altri impianti lungo le strade, ad esclusione delle insegne degli esercizi commerciali e produttivi. Parallelamente verranno rinnovate le pratiche in scadenza e andranno avanti i controlli per quanto riguarda le installazioni non autorizzate.
Il Comune: “Sovrannumero di impianti”
Dai controlli eseguiti da Villa Fiorita e dal Comando è emerso “un eccessivo sovrannumero di impianti pubblicitari in alcune strade, alcuni a distanza particolarmente ravvicinata tra loro e di dimensioni particolarmente considerevoli, potenzialmente pericolosi in caso di manifestazioni violente di avversità atmosferica”, hanno spiegato dall’Esecutivo.
I pericoli in caso di maltempo e vento forte
In parole non burocratesi, questi cartelloni spesso vengono scardinati dalle folate di vento durante i temporali, trasformandosi in “proiettili” potenzialmente pericolosi. Il nuovo Piano degli impianti pubblicitari ha come obiettivo quello di mettere dei precisi paletti, identificando delle aree in cui non potranno essere montati, le distanze tra i vari cartelloni e le superfici massime degli stessi, “anche in relazione ai cambiamenti climatici odierni” e al moltiplicarsi di fenomeni meteorologici sempre più violenti.