Il caso

Troppe richieste per il "110" e il Comune di Pozzo deve rafforzare l'Ufficio tecnico

Incaricato un architetto di supporto fino al 31 dicembre 2021.

Troppe richieste per il "110" e il Comune di Pozzo deve rafforzare l'Ufficio tecnico
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L'Ufficio tecnico di Pozzo d'Adda ha bisogno d'aiuto. Sono infatti troppe le richieste che continuano ad arrivare e i dipendenti non riescono a evaderle in tempi congrui. Il motivo? Il bonus "110".

Pozzo d'Adda: l'Ufficio tecnico non basta

Nei giorni scorsi la Giunta comunale di Pozzo d'Adda ha approvato un investimento di quasi cinquemila euro. I fondi messi a disposizione servono per dare un incarico a un architetto, che andrà a supportare l'attività dell'Ufficio tecnico. Il contratto di collaborazione occasionale è già entrato in funzione e scadrà il 31 dicembre 2021. La persona incarica non si occuperà però della normale attività dell'ufficio comunale, ma avrà, secondo quanto confermato dalla stessa Amministrazione, un ruolo specifico.

Il boom del "110"

Nelle ultime settimane (e si pensa che la situazione possa rimanere stabile anche in futuro) sono decine le richieste giunte a Villa Brizzolara per il superbonus 110%, l'incentivo statale per interventi di migliorie energetiche e antisismiche. Una mole tale di richieste che l'Ufficio, per poterle evadere, avrebbe dovuto rallentare tutte le altre pratiche. Così l'idea della Giunta è stata di assegnare questo compito a una sola persona, lasciando gli altri dipendenti alle normali pratiche, come spiegato anche nella delibera approvata che spiega il motivo della nomina: "per sopperire alle mancanze di organico e di competenze particolari di cui l’Amministrazione non è dotata, nello specifico nelle attività di digitalizzazione e informatizzazione delle pratiche edilizie cartacee".

 

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