Anniversario

Trentasei anni fa moriva il grande campione Gaetano Scirea

Il 3 settembre 1989 il campione del mondo originario di Cernusco sul Naviglio perdeva la vita in un incidente stradale in Polonia

Trentasei anni fa moriva il grande campione Gaetano Scirea

Oggi, mercoledì 3 settembre 2025, ricorre il trentaseiesimo anniversario della morte di Gaetano Scirea, indimenticato campione del mondo nel 1982 con la Nazionale italiana di calcio, emblema dei valori di fairplay legati allo sport. E’ una data che a Cernusco sul Naviglio, dove era nato e abitava con la famiglia, è ricordata sempre con affetto e nostalgia.

Lo stadio a lui dedicato

La città per ricordarlo gli dedicò il proprio stadio al centro sportivo comunale di via Buonarroti. A Cinisello Balsamo, dove la famiglia si trasferì da Cernusco per il lavoro del padre, impiegato alla Pirelli, a lui è stato intitolato l’intero centro sportivo dove sia Gaetano, sia il fratello maggiore Paolo avevano iniziato a giocare a calcio ed erano cresciuti militando nella società locale, la polisportiva oratoriana della Serenissima.

Nato in riva al Naviglio

All’epoca del trasferimento da Cernusco a Cinisello Paolo aveva 8 anni, Gaetano 5. Quest’ultimo fu poi notato da un allenatore che aveva contatti con l’Atalanta. I legami con la città di origine, dove sono rimasti alcuni parenti, non si spezzarono mai.

Dall’Atalanta Scirea passò poi alla Juventus, di cui divenne una colonna, una bandiera e il capitano. Con la società bianconera vinse tutto: 7 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa Uefa 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa intercontinentale, 1 Supercoppa.

Capitano e trascinatore anche della Nazionale italiana, allora guidata dal Ct Enzo Bearzot,  nel 1982 vinse lo storico Campionato mondiale in Spagna, il trofeo più ambito da ogni calciatore.

Il tragico incidente del 1989

Terminata la carriera di calciatore con la maglia bianconera, Scirea intraprese quella di tecnico. Il 3 settembre 1989 Scirea  si trovava a Babsk in Polonia, dove, in qualità di allenatore in seconda della Juventus, era stato incaricato di assistere a un incontro della squadra contro cui i bianconeri avrebbero dovuto giocare in Coppa Uefa, il Górnik Zabrze.

Durante il viaggio di ritorno verso l’aeroporto di Varsavia, l’auto su cui viaggiava Scirea, accompagnato da un autista locale, da un interprete e da un dirigente della squadra polacca, fu tamponata da un furgone e prese fuoco. Degli occupanti si salvò solo il dirigente.