Giubileo

Tremila fedeli ambrosiani al pellegrinaggio giubilare a Roma con l’Arcivescovo Delpini

Il messaggio di Monsignor Mario Delpini: "Andiamo a Roma per coltivare la speranza di trasfigurare l’umanità in fraternità"

Tremila fedeli ambrosiani al pellegrinaggio giubilare a Roma con l’Arcivescovo Delpini
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Sono tremila i fedeli ambrosiani che dal 14 al 16 marzo 2025 parteciperanno al pellegrinaggio a Roma, guidato dall’Arcivescovo monsignor Mario Delpini, in occasione del Giubileo. Insieme all'Arcivescovo, ad accompagnare i fedeli laici ambrosiani saranno tre Vescovi ausiliari, i Vicari episcopali, un centinaio tra preti e diaconi e i seminaristi.

Il programma del pellegrinaggio

Il motto del pellegrinaggio è “Evento di Chiesa, tempo di Grazia, cammino di Speranza” e si ispira alla Proposta pastorale 2024-2025 dell’Arcivescovo dal titolo “Basta. L’amore che salva e il male insopportabile”. Si comincia venerdì 14 marzo con una Liturgia penitenziale nella Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso, durante la quale sarà eccezionalmente esposta la reliquia del cuore di San Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano dal 1564 al 1584. Sarà possibile partecipare a due turni di preghiera, uno alle 15.45 e uno alle 16.30

Sabato 15 marzo dalle 9.30 alle 10.30 si svolgerà il passaggio della Porta Santa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, simbolo dell’ingresso in una vita rinnovata. Alle 11 sarà celebrata la Messa.

Il pellegrinaggio si conclude domenica 16 marzo con la celebrazione della Messa nella Basilica di San Pietro alle 10.30.

Il messaggio di Monsignor Delpini

L'Arcivescovo Monsignor Delpini ha commentato così il pellegrinaggio:

La vita, anche la vita buona e santa, con il trascorrere del tempo lascia come una specie di fardello sulle spalle, forse persino una noia, una certa pesantezza: si potesse essere leggeri, liberi, lieti! Adesso è stata proclamata una promessa: venite a deporre il fardello, venite a sperimentare la liberazione: la porta è aperta! Si entra senza bussare! Si riceve grazia senza meritarla! La promessa ha dato motivo di speranza. Perciò andiamo a Roma, pellegrini di speranza. Andiamo a Roma, tanti e ben organizzati. Sì, ma non siamo soli. A Roma il nostro cammino incrocia cammini di molti, in folla, in gruppo, da soli: parlano lingue incomprensibili, vengono da chi sa dove, sono arrivati in aereo, in treno, in pullman, a piedi, in bicicletta. Ecco la Chiesa Cattolica! Il nostro cammino vuole accompagnare quello del Papa, a servizio dell’unità e della missione, fragile e provato eppure guida per tutti: ecco la Chiesa Cattolica! Perciò andiamo a Roma, fratelli e sorelle per coltivare la speranza di trasfigurare l’umanità in fraternità.

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