Trecento chilogrammi di carpe nell'Idroscalo a Segrate
Il Nucleo ittico venatorio della Polizia della Città metropolitana ha effettuato un ripopolamento al mare dei milanesi a Segrate.
Ieri, venerdì 3 dicembre 2021, il personale del Nucleo ittico venatorio della Polizia della Città metropolitana ha immesso nell'Idroscalo di Segrate trecento chilogrammi di carpe. Tecnicamente si tratta di una "semina".
L'Idroscalo di Segrate si popola di carpe
Ieri, venerdì 3 dicembre 2021, si è svolta una bella attività all'Idroscalo di Segrate: molte carpe, del peso totale di trecento chilogrammi, sono state messe in acqua dal Nucleo ittico venatorio della Polizia della Città metropolitana. Tecnicamente si tratta di un'attività di ripopolamento. Anche se all'idroscalo è consentita solo la pesca no kill, sono necessarie attività periodiche di questo tipo. In questo caso il Nucleo ittico venatorio lo ha fatto per conto di Fipsap (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) che ha la gestione dello specchio d'acqua.
Pesca no kill
La no kill (o catch and release, letteralmente "prendi e rilascia") è una filosofia di pesca che si sta diffondendo sempre più. Consiste nel rilasciare il pescato immediatamente dopo la cattura procurandogli meno danni possibile. Al pescatore restano una foto e l'emozione vissuta, il pesce può tornare in acqua. Questa tecnica è particolarmente diffusa nelle tecniche di pesca a mosca, spinning (pesca sportiva mirata alla cattura dei pesci predatori che prende il suo nome dal movimento dell'esca artificiale) e carpfishing (volta alla cattura della carpa e di altri grossi ciprinidi con le stesse abitudini alimentari), e adotta una serie di regole precise per recare il minor danno possibile al pesce catturato: utilizzare ami singoli senza ardiglione, bagnare le mani prima di toccare il pesce per liberarlo, maneggiare comunque il pesce il meno possibile (l'ideale sarebbe liberarlo senza toglierlo dall'acqua e senza toccarlo, facendo leva unicamente sull'esca o sull'amo).