Il desiderio di solidarietà e di mantenere vive antiche tradizioni non si ferma. Tre cittadini di Cernusco sul Naviglio – Mario Agrati, Mario Bassi e Silvia Zucchetti – sono partiti alla volta della Palestina. Il loro obiettivo? Partecipare alla tradizionale raccolta delle olive ad Artas, in Cisgiordania, un rito che per anni ha scandito le loro stagioni prima del tragico 7 ottobre 2023.
I tre volontari fanno parte dell’IMO (Impegno per il Medio Oriente), un’organizzazione storica animata per decenni dal compianto sacerdote cernuschese don Giampiero Alberti.
Il ritorno in Terra Santa: tra speranza e cautela
Questo viaggio segna il loro primo ritorno in Terra Santa dallo scoppio della guerra. La loro destinazione è il convento della congregazione delle suore Gianelline, presso il santuario delle figlie di Santa Maria Dell’Orto. Qui, le olive raccolte diventeranno prezioso olio, utilizzato dalle quattro religiose che gestiscono un centro e una scuola in un territorio a maggioranza musulmana. Un prodotto non commercializzato, ma donato in particolari circostanze.
Quest’anno ci alzeremo all’alba e il lavoro sarà quasi esclusivamente manuale – spiega Mario Agrati. A differenza degli anni precedenti, però, le circostanze impongono cautela – Non andremo nelle colline circostanti il convento,. Ci limiteremo alle piante all’interno del cortile. Sembra che alcuni coloni si siano avvicinati, e finché la situazione non sarà chiarita con le autorità religiose locali, ci è stato spiegato che è più prudente evitare la raccolta all’esterno.
Un segnale forte dopo due anni difficili
Tornare ad aiutare le suore locali, seppur con un numero inferiore di ulivi, è un segnale di speranza e continuità. Negli ultimi due anni, la raccolta era stata annullata, un danno significativo per le religiose. Due anni fa, un precedente gruppo di volontari cernuschesi aveva già le valigie pronte quando il conflitto li costrinse a rinunciare.
Difficoltà logistiche, ma la volontà prevale
Le sfide non mancano, anche a livello logistico.
Ci sono ancora delle difficoltà – ammette Agrati – Ad esempio, Ita non ha riattivato i collegamenti con Tel Aviv. Le uniche compagnie disponibili sono l’israeliana El Al e la maltese WizzAir.
Ma la determinazione a continuare a “seminare semi di pace” è più forte di ogni ostacolo. Al ritorno di questo primo gruppo, altri volontari, inclusi altri cernuschesi, si prepareranno a partire per la Terra Santa, con destinazioni come Betlemme e Nazareth, riprendendo là dove la speranza e l’aiuto alla comunità locale erano stati interrotti.
(nella foto il viaggio del 2022)