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Toc toc: Grest 2025, l’estate dei cassanesi è iniziata bussando

Oltre 400 iscritti tra Annunciazione, Cristo Risorto, San Zeno e Cascine: un Grest su misura per ogni età

Toc toc: Grest 2025, l’estate dei cassanesi è iniziata bussando
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C’è chi attraversa l’armadio di Narnia e chi bussa alla Porta Santa. A Cassano d’Adda, oltre 400, tra bambini e ragazzi, hanno risposto al richiamo del Grest 2025, in corso fino al 18 luglio. Il tema, “Toc Toc”, unisce immaginazione e spiritualità: il gesto del bussare, ispirato al versetto «Io sono con voi tutti i giorni» del Vangelo di Matteo, diventa il simbolo di un passaggio, una soglia da attraversare. La proposta si inserisce nel contesto dell’Anno Giubilare, occasione per riscoprire la presenza costante di un Dio che cammina accanto. Come nelle Cronache di Narnia, guida narrativa di questa edizione, il viaggio si apre con un gesto semplice, che conduce verso un cambiamento.

Quattro oratori, un’unica proposta

Anche la struttura del Grest è pensata come un percorso. Le attività per i più piccoli, dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia alla seconda elementare, si svolgono presso la parrocchia dell’Annunciazione, che accoglie circa 100 bambini sotto il coordinamento di Alessandro Mauri. Alla parrocchia di Cristo Risorto partecipano oltre 220 bambini dalla terza alla quinta elementare, guidati da don Vittore Bariselli, referente cittadino dell’intero progetto. Circa 150 ragazzi delle medie vivono invece le giornate a San Zeno, dove il responsabile è don Jacopo Mariotti. A Cascine San Pietro, il Grest si è concluso il 4 luglio in occasione della festa patronale, dopo aver coinvolto bambini e ragazzi di tutte le età, con la supervisione di Luigi Villa. La divisione per fasce, confermata per il secondo anno consecutivo, consente di calibrare linguaggi, giochi, riflessioni e laboratori in modo coerente con le diverse età.

Bussare per crescere

A San Zeno, ogni giornata inizia con un momento di preghiera e riflessione condivisa. L’obiettivo è accompagnare i ragazzi delle medie in una fase delicata di transizione e crescita, attraverso parole chiave che riflettono i temi del Giubileo.

"Toc Toc" richiama il gesto del bussare e si ricollega all’Anno Giubilare: è un invito a varcare una soglia, a lasciarsi trasformare - ha spiegato don Jacopo -  Per noi, la Porta Santa è Gesù stesso. Ogni settimana proponiamo una parola chiave: riposo, memoria, riconciliazione, radunarsi, rito, festa, che diventa spunto per riflettere insieme. Le giornate iniziano con la preghiera: è lì che accade qualcosa di profondo.
I ragazzi delle medie, spesso in una fase di ricerca, stanno rispondendo con entusiasmo. All’inizio c’era un po’ di timore per il cambio sede, ma le iscrizioni sono aumentate. Giovedì siamo andati in bici al Santuario di Caravaggio: tra fatica e gioco è nato un vero pellegrinaggio. Spero che ognuno porti a casa qualcosa che lasci il segno: un ricordo, un’amicizia, un momento vissuto con pienezza

Restituire ciò che si è ricevuto

All’oratorio dell’Annunciazione, Alessandro Mauri, classe 2005, ha raccolto il testimone dell’ex coordinatrice dopo anni di esperienza come partecipante, aiuto animatore e animatore. Affiancato dagli amici Andrea Zigliani e Tommaso Mariani, coordina un gruppo di circa quaranta animatori, molti dei quali alla prima esperienza.

Ho iniziato questo percorso quasi per istinto – ha raccontato – L’Annunciazione è sempre stata casa mia, fin da bambino. Quando mi è stato chiesto di dare una mano, non ho esitato. Coordinare è una responsabilità grande, ma anche un’occasione per restituire qualcosa a un luogo che mi ha cresciuto.
Con alcuni animatori ho un rapporto fraterno, li ho visti crescere. Con altri, più nuovi, cerco un equilibrio tra vicinanza e autorevolezza. Ogni sera torno a casa con il cuore pieno: porto con me la spontaneità dei bambini e la consapevolezza di contribuire a un cammino di crescita, proprio come altri hanno fatto con me anni fa

Un oratorio al centro della comunità

Il Grest di Cascine San Pietro si è concluso con la festa patronale di San Pedar, dopo settimane di attività per bambini e ragazzi di tutte le età. A guidare il gruppo è stato Luigi Villa, classe 2003, attivo in oratorio dal 2020 e per anni responsabile dei giochi:

Se penso all’oratorio, mi viene in mente una parola: "centro". Un luogo che tiene insieme generazioni diverse. La visita agli anziani del paese è stata uno dei momenti più intensi: i bambini hanno portato gioia e ricevuto in cambio storie di vita vera.
Emozionante anche il primo venerdì in piscina: c’era un po’ di paura, ma poi è stato bellissimo vederli superarla insieme.
Non è sempre facile: la poca differenza d’età tra animatori e ragazzi richiede attenzione, ma quello che resta è il legame che si crea. Il Grest è questo: relazioni, fiducia, piccole conquiste che si intrecciano giorno dopo giorno

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Annunciazione

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San Zeno

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Cascine San Pietro

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Cristo Risorto

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