Riscaldamento globale

Temperature alle stelle nel 2022: mai così caldo in Lombardia

Quello che si è appena concluso è stato l'anno più torrido di sempre. Ha battuto anche i dati rilevati nel 2003

Temperature alle stelle nel 2022: mai così caldo in Lombardia
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L'anno più caldo di sempre per la Lombardia. Questo il primato ottenuto dal 2022 in base ai dati raccolti dalle stazioni Arpa della regione.

Caldo record

La colonnina di mercurio ha battuto anche i valori medi del 2015, ora il secondo anno più caldo di sempre. Nella stazione di Milano Brera, che rileva la temperatura dal 1973, nel 2022 sono stati registrati +1.9 °C in più rispetto ai valori medi del periodo 1991-2020.
Cifre che fanno riflettere sulle conseguenze del cambiamento climatico, soprattutto se si pensa che nelle prime dieci posizioni della classifica hanno trovato posto solo annate successive al 2010.

Non solo a Milano

Non è solo il Capoluogo ad aver registrato temperature nettamente superiori rispetto alle medie: a Pavia e Brescia l’anomalia è pari a +1.8 °C, Mantova, che è la zona con l’anomalia inferiore, ha raggiunto comunque +1.3 °C, sulle Alpi le stazioni di Sondrio e Edolo (BS) hanno toccato i +2.5 °C.

A ottobre +4 C rispetto alla media

Se il "merito" è da attribuirsi in gran parte al caldo eccezionale registrato durante i mesi estivi, con valori che non si vedevano dal 2003, degno di nota è anche ottobre, il più caldo di sempre con ben 4 °C di anomalia positiva rispetto al trentennio 1991-2020. I giorni più caldi in assoluto sono stati quelli tra il 22 e il 25 luglio e tra il 5 e il 6 agosto, con valori massimi in pianura intorno a 37 °C.

Notti tropicali e piogge scarse

In Lombardia molte città e tanti paesi hanno riportato il più alto numero di "notti tropicali", ovvero quelle in cui la colonnina di mercurio non è mai scesa al di sotto dei 20 °C. Il 2022 passerà alla storia anche come l'anno per l'eccezionale siccità, emergenza rientrata parzialmente solo tra novembre e dicembre. In totale le precipitazioni sono calate del 20-50% rispetto ai valori medi del 1991-2020. a stagione più secca è stata la primavera (marzo ha chiuso con un deficit intorno al 70%), che, con il mancato apporto nevoso “normale” sulle Alpi, ha peggiorato la situazione già creatasi nei mesi invernali. Il parametro SWE (risorsa idrica stoccata sottoforma di neve) si è infatti azzerato con due mesi di anticipo rispetto allo standard, impattando significativamente sulle riserve idriche regionali, ben inferiori ai minimi storici del periodo 2008-2020 per l’intera stagione estiva.

Una situazione che ha anche facilitato il verificarsi di incendi boschivi: sono stati 333 nell'anno che si è appena trascorso, il dato più elevato dal 2003. Non solo. Le alte temperature sono state la causa anche dei forti temporali riportati in tutta Lombardia, come gli eventi accaduti tra Bergamo e Crema (CR) il 28 maggio e nel Lodigiano il 26 luglio, o i forti temporali sulle Alpi hanno provocato accumuli di pioggia fino a 200 mm in circa 2 ore nella zona di Niardo e Bione (BS) in Valcamonica. Nuovi e intensi temporali hanno colpito la pianura bresciana il 29 settembre, sintomo di un progressivo allungamento della stagione estiva.

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