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Tappa spettacolare del Giro d'Italia a Livigno. Moretti: "Orgogliosi. Queste le prove generali in vista delle Olimpiadi"

Presente anche Vincenzo Nibali: "È stato un arrivo molto bello, il pubblico di Livigno ha risposto molto bene, ma anche per come è stato organizzato tutto"

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La tappa del Giro d'Italia non ha deluso le aspettative e Livigno ha fatto lo stesso. Domenica scorsa, il 19 maggio, si è tenuta la 15esima tappa del Giro con partenza da Manerba del Garda e arrivo nel Piccolo Tibet che, per l'occasione, si è vestito a festa e ha organizzato una quattro giorni di eventi e appuntamenti dedicati al Giro e non solo.

La corsa

Un percorso di 220 chilometri quello affrontato dai corridori e che, sin da subito, era stato additato come la corsa più dura della competizione, quella che potenzialmente avrebbe potuto regalare più spettacolo o eventuali scossoni in classifica e, effettivamente, così è stato.

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Il teleschermo installato al Mottolino

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Spolly, la mascoette delle prossime Olimpiadi invernali, di fronte al traguardo

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Il traguardo a 2400 metri d'altitudine

A trionfare è stato il leader del Giro, Tadej Pogacar, con una prestazione da fenomeno: a 14 chilometri dall'arrivo ha aumentato i giri del motore come solo lui sa fare ed è riuscito a recuperare i 3 minuti di distacco che lo separavano da Nairo Quintana, sorpassandolo agevolmente a 2 chilometri dall'arrivo e arrivando in solitaria al traguardo, inedito, del Mottolino, posto a 2400 metri di altitudine. Un trionfo che gli ha permesso di mettere in cassaforte la vittoria finale del Giro.

La festa di Tadej Pogacar

Il tutto è avvenuto davanti a migliaia di spettatori che si sono affacciati ai lati del percorso fino all'arrivo in quota. Intorno alle 7mila le presenze registrate proprio nei pressi dell'arrivo con tifosi provenienti da ogni parte del mondo e che hanno assistito anche alle esibizioni del gruppo folkloristico di Livigno, dei Bersaglieri di Morbegno e all'arrivo anche del Giro-E.

Il gruppo folkloristico di Livigno

Il commento di Luca Moretti, presidente di Livigno Next

"È stato straordinario e penso che l'abbiano visto tutti - ha detto Luca Moretti, Presidente Livigno Next - marketing, cultura e territorio - Livigno è stata mostrata nella sua bellezza, con la neve e con le strade dedicate ai ciclisti. Un arrivo a 2400 metri d'altitudine inedito con una vittoria schiacciante per Pogacar che ha dichiarato essere qui il paese dove si allena e dove ha trovato l'amore. Per noi è un grande orgoglio, ma è anche un terreno di preparazione per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026: mancano due anni, abbiamo testato una macchina importante e un gioco di squadra forte per portare qui tantissima gente. L'emozione è stata tantissima e non voglio immaginare quella che vivremo tra due anni".

Quattro giorni di ciclismo e non solo

Come detto, Livigno non si è limitata solo ad ospitare l’arrivo della 15esima tappa del Giro. L’altopiano più alto d’Europa è stato infatti la location di una quattro giorni piena di attività collaterali e di eventi culturali imperdibili, a partire dall’attesissimo show dei The Kolors, andato in scena la sera di lunedì 20 maggio, passando per il talk “La fabbrica dei sogni” con Elia Viviani e Sonny Colbrelli, fino alla proiezione del docufilm sulla vita di Vincenzo Nibali.

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Il pubblico della Carovana del Giro d'Italia

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Il concerto dei The Kolors

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Il talk con Elia Viviani e Sonny Colbrelli

Le parole dello "squalo", Vincenzo Nibali

"Sapevamo che Tadej voleva vincere. Poteva mettere ancora distacco, ma lo ha fatto in un modo che rimarrà nella storia. È stato un arrivo molto bello, il pubblico di Livigno ha risposto molto bene, ma anche per come è stato organizzato tutto".

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