Sanità territoriale

Taglio del nastro della Casa di comunità di Pioltello: servizi già attivi e altri arriveranno presto

Istituzioni pubbliche e rappresentanti di Asst Melegnano Martesana per il taglio del nastro della nuova realtà territoriale

Taglio del nastro della Casa di comunità di Pioltello: servizi già attivi e altri arriveranno presto
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Anche a Pioltello è operativa (ufficialmente) la Casa di comunità. Oggi, lunedì 18 dicembre 2023, c'è stato il taglio del nastro della nuova struttura che già da qualche giorno è operativa al primo piano del Polo Sanitario Don Franco Maggioni.

Sindaci e autorità al taglio del nastro

Gli onori di casa li ha fatti il direttore generale dell'Asst Melegnano Martesana Francesco Laurelli, impegnato in un vero e proprio tour de force per inaugurare le varie strutture che stanno aprendo in questo mese di dicembre. Anche in Martesana, basti pensare che il 30 novembre è stata inaugurata la Cdc di Cernusco sul Naviglio che fa seguito alle già operative da più tempo di Vaprio d'Adda, Gorgonzola e di Cassano d'Adda.  Presente anche la direttrice del Distretto Bassa Martesana (che comprende Mediglia, Pantigliate, Paullo, Peschiera, Tribiano, Pioltello, Segrate, Rodano e Vimodrone) la dottoressa Maddalena Minoja.

In rappresentanza delle Amministrazioni coinvolte c'erano la sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti, il collega di Tribiano Roberto Gabriele, l'assessore ai Servizi sociali di Vimodrone Mattia Peduzzi e la pari ruolo segratese Barbara Bianco. In rappresentanza di Regione Lombardia c'era il consigliere della Lega e componente della Commissione Sanità Riccardo Pase.

Il completamento del Polo Sanitario di Pioltello

Prima della benedizione della struttura e del personale da parte del parroco della Comunità pastorale Maria Madre delle Genti don Giacomo Roncari, ha preso parola la sindaca Cosciotti:

Quando si parla di sanità si affronta un tema delicato, perché c'è in gioco la salute delle persone, e la gestione della malattia. Per questo è fondamentale mettere al primo posto la sanità territoriale. A Pioltello siamo stati lungimiranti, inaugurando oltre 10 anni fa il Polo sanitario Don Franco Maggioni per mettere in condivisione nello stesso luogo servizi privati e pubblici rivolti ai cittadini. Oggi con l'inaugurazione di questa struttura procediamo all'ampliamento dei servizi a disposizione del territorio e non solo della città di Pioltello

ha commentato.

La dottoressa Minoja ha invece puntato l'attenzione su come la Casa di comunità sia un collettore di servizi non solo sanitari, ma anche sociali, che garantiscano la presa in cura del paziente non solo di fronte alla malattia, ma tenendo conto anche degli aspetti sociali. Nonostante molti servizi siano già operativi (su tutti il Cup, la medicina sportiva e gli infermieri di comunità) altri devono essere ancora potenziati.

Un luogo per i medici di base

Su tutti resta il tema dei medici di base.

Speriamo di potere accogliere a breve termine medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che possano garantire quel servizio di sanità territoriale di cui molti comuni, per carenza di personale, oggi sono costretti a fare a meno.

ha spiegato la dottoressa Minoja. L'Asst Melegnano Martesana in questo senso ha bandito gare per cercare figure da inserire nelle Case di comunità, ma le richieste al momento sono poche. Da questo punto di vista importante l'aspetto sottolineato da un medico di base, la dottoressa Anna Carla Pozzi che proprio a Pioltello ha lo studio e che, come rappresentante della Fnmmg (Federazione nazionale medici di medicina generale) ha puntato l'attenzione sull'importanza dei servizi assistenziali garantiti dalle Case di comunità e sulla collaborazione tra medici e istituzioni pubbliche.

La continuità assistenziale

Se molti servizi sono già operativi, uno dei più attesi ancora non è stato ufficialmente trasferito nella Casa di comunità: si tratta della Continuità assistenziale, la Guardia medica, che attualmente resta ancora presso gli ambulatori di via Mozart, al Satellite. Ma è solo una questione di tempo: restano da ultimare le ultime pratiche burocratiche prima che il servizio possa essere trasferito in pianta stabile al Polo sanitario Don Franco Maggioni, dove gli spazi sono già stati allestiti ed è stato previsto il servizio di guardia notturna sino alle 24, orario in cui è possibile recarsi di persona presso il centro. Successivamente è attiva solo la reperibilità telefonica per l'assistenza domiciliare.

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