Palazzo Lombardia

Stop alle violenze su medici e infermieri: videosorveglianza, sicurezza e avvocati in ospedale

Approvata la nuova delibera di Giunta che vuole dare una risposta alla crescita di fenomeni violenti ai danni del personale sanitario

Stop alle violenze su medici e infermieri: videosorveglianza, sicurezza e avvocati in ospedale
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Prevenire e gestire le aggressioni a danno di medici, infermieri e del personale sanitario in generale. È l'obiettivo della Regione Lombardia per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori del settore. La delibera, approvata oggi, lunedì 16 dicembre 2024  in Giunta regionale, è stata proposta dall'assessore al Welfare, Guido Bertolaso, di concerto con l'assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa.

La delibera per la sicurezza in corsia

Il documento  ha affrontato il fenomeno crescente della violenza negli ambienti sanitari. Si basa su un approccio multidisciplinare che coinvolge amministratori, dirigenti, professionisti e lavoratori nella definizione di strategie preventive e di gestione del rischio. Implementata anche la formazione del personale e l'adozione di buone pratiche. Sono previste misure specifiche per prevenire e gestire questi eventi, in linea con le normative nazionali e regionali, tra cui installazione di videosorveglianza, servizio di sicurezza interno, e supporto psicologico e legale.

Con questo provvedimento  vogliamo garantire un ambiente di lavoro più sicuro per il nostro personale sanitario, che ogni giorno si impegna per la salute dei cittadini. Dobbiamo contrastare gli episodi di violenza con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, soprattutto nei reparti dove il personale è più esposto, parlo in particolare del Pronto Soccorso, dove già stiamo mettendo in campo azioni specifiche

ha dichiarato l'assessore  Bertolaso.

Questa delibera è il risultato di un lavoro condiviso tra istituzioni, aziende sanitarie e operatori. Rappresenta un impegno concreto per tutelare la sicurezza dei nostri professionisti e garantire serenità e protezione. Troppo spesso il personale sanitario è vittima di aggressioni, verbali e anche a volte fisiche, che ne minano la serenità oltre a rappresentare fatti gravi e ingiustificabili. È la prosecuzione di un percorso che il nostro assessorato ha avviato con le bodycam per gli operatori Areu.

ha aggiunto l'assessore La Russa.

Cosa prevede il documento

Il documento prevede intanto una fase di monitoraggio e segnalazione degli episodi attraverso la raccolta tramite sistemi di 'incident reporting' e monitoraggio continuo da parte dell'Agenzia di Controllo del Servizio Socio-Sanitario. Ma anche l'adozione di misure preventive come l'installazione di dispositivi di sicurezza come pulsanti antipanico, videosorveglianza (già attivi in alcuni ospedali lombardi), servizio di sicurezza interno, creazione di ambienti confortevoli per pazienti e personale e miglioramento delle condizioni lavorative. Previsti inoltre corsi specifici per il personale sanitario su tecniche di 'de-escalation', gestione del rischio e autodifesa.

Sono stati introdotti anche percorsi di supporto psicologico e legale per gli operatori vittime di violenza, oltre a procedure per il ripristino delle condizioni lavorative. Ogni struttura sarà inoltre chiamata a elaborare un Piano per la prevenzione degli Atti di Violenza sugli Operatori Sanitari, integrato nel Documento di valutazione dei rischi (Dvr).

Regione Lombardia promuoverà campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per scoraggiare qualsiasi atto di violenza. L’obiettivo è favorire un cambiamento culturale che tuteli il rispetto e la sicurezza di chi lavora al servizio della comunità.

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