Stipendi in ritardo alla Siae di Cologno Monzese: i lavoratori tornano in sciopero
Sullo sfondo resta la spada di Damocle del piano industriale che dovrebbe prevedere fino a 140 esuberi
Oltre venti giorni di ritardo nel pagamento degli stipendi, che si sommano alla vertenza che tiene banco da mesi e incentrata sulla spada di Damocle dei 140 esuberi annunciati nell’ambito di un piano industriale che ancora non si conosce nel suo complesso.
Nuovo sciopero alla Siae Microelettronica di Cologno
Per questo i lavoratori della Siae Microelettronica di Cologno Monzese, assieme ai colleghi della controllata Sm Optics, sono tornati a scioperare, con un presidio davanti ai cancelli dell’azienda metalmeccanica organizzato nel corso della mattinata di martedì.
La bozza di piano industriale
Nella bozza di piano industriale restano gli esuberi: dai 140 si potrebbe arrivare a 120. Nessuna formalizzazione, invece, sul partner cinese che dovrebbe entrare nella società. E non stanno meglio i dipendenti di Sm: era stato dato per assicurato il passaggio dei 120 lavoratori a un’azienda francese, salvo poi apprendere recentemente che i dipendenti al sicuro sarebbero solo una quarantina.
"I livelli occupazionali vanno mantenuti"
"Chiediamo al Governo e alla Regione in primis di intervenire attraverso ogni strumento necessario per un rilancio della filiera, con però una condizione irrinunciabile: il mantenimento dei livelli occupazionali degli esperti operai specializzati - ha detto l’assessore al Lavoro Andrea Arosio - Non può essere accettabile un intervento con risorse pubbliche che mantenga nel piano industriale lo smantellamento del ramo produttivo e manifatturiero".
La partita Invitalia
Il tutto esternalizzando all’estero. Un riferimento alla speranza di Siae di intercettare 30 milioni di euro da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del ministero dell’Economia.