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Stazioni sicure: il primo bilancio dell'attività negli scali ferroviari di Milano

Anche nell'Adda Martesana il Patto per la sicurezza sta lavorando per dare vita a un progetto simile di presidio e controllo delle stazioni nei Comuni attraversati dal passante ferroviario

Stazioni sicure: il primo bilancio dell'attività negli scali ferroviari di Milano
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A fine luglio era stato sottoscritto l'accordo Stazioni Sicure. A distanza di sette mesi si è fatto il punto sull'andamento della misura e si sono tratte le prime considerazioni. Soddisfatti gli utenti che hanno segnalato un miglioramento delle condizioni di sicurezza dovute, in particolare, a una maggiore presenza di Forze dell'ordine.

Il Patto Stazioni sicure

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 febbraio 2025,  presso Palazzo Diotti, si è tenuta una riunione della Cabina di regia, presieduta dal prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, per un aggiornato confronto sulle iniziative previste dal Patto Stazioni Sicure. L’intesa è stata sottoscritta presso la Prefettura il 31 luglio scorso, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno, per
realizzare iniziative sinergiche volte a implementare le condizioni di sicurezza, il decoro urbano e la libera fruibilità delle aree cittadine ove insistono le stazioni Centrale, Garibaldi, Cadorna, Milano Rogoredo e Milano Certosa.

L’accordo, sottoscritto dal Comune di Milano, dalle Forze di Polizia, da Rfi Spa e Ferrovienord spa, dalle Associazioni di categoria imprenditoriali e dai comitati dei cittadini, ha lo scopo di realizzare un sistema di sicurezza integrata nelle aree attigue alle aree ferroviarie.

Implementare illuminazione e videosorveglianza

Nel corso dell’incontro, è stato fornito un quadro aggiornato sulle iniziative assunte in tema di controllo del territorio e sulla implementazione dei sistemi di videosorveglianza e di illuminazione
presso le suddette stazioni. È stato espresso grande apprezzamento per i risultati conseguiti dalle Associazioni di categoria, che hanno verificato un effettivo miglioramento delle condizioni di sicurezza presso le aree attigue alle infrastrutture ferroviarie, anche grazie alla intensa presenza di personale delle forze di polizia con una efficace funzione di deterrenza contro la commissione di atti illeciti.

Il Prefetto ha assicurato che proseguiranno, con il massimo impegno, le azioni di contrasto alla criminalità e al degrado, alcune delle quali sono già state avviate. In particolare, presso la stazione Cadorna è stata disposta la dislocazione del posto di polizia ferroviaria presso un punto dotato di maggiore visibilità, assicurando anche la presenza di personale fisso fino all'1 di notte. Una implementazione dei servizi di controllo del territorio, inoltre, è stata decisa anche per le Stazioni di Milano Rogoredo e di Milano Certosa, ove sono previste ulteriori misure per contrastare il degrado sociale di quelle aree.

La situazione in periferia

Il tema della sicurezza delle stazioni è caro anche ai Comuni dell'hinterland milanese che, in autonomia, si stanno muovendo per seguire quanto accaduto a Milano e intensificare i controlli nelle zone "sensibili" delle città. Oltre al consueto lavoro svolto dall'Arma dei Carabinieri che già presidia con passaggi programmati negli orari di punta le stazioni, i Comuni stanno lavorando per attivare il Patto per la sicurezza anche su questo tema.

L'obiettivo è di coinvolgere le varie Polizie Locali dell'Adda Martesana per organizzare mirati controlli straordinari e presidi proprio nei pressi delle fermate del passante ferroviario, un progetto su cui si sta lavorando per portarlo alla valutazione di Regione Lombardia affinché possa stanziare i finanziamenti necessari a coprire gli orari di straordinario delle pattuglie dei ghisa.

Commenti
Francesco Brivio

Pensare che i vari corpi di Polizia Locale possano ottemperare alla sicurezza è pura utopia. Spesso sono sotto organico e non possono presidiare in più punti. Ma soprattutto, il problema è alla sera, quando nessun corpo di PL è operativo. E quindi? Serve la vigilanza privata in ogni fermata ferroviaria, da Treviglio fino a Segrate.

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