"Spose al chiaro di luna", si pensa già alla prossima edizione
L'evento è ormai diventato una tradizione della frazione di Groppello a Cassano d'Adda
Cinque spose sono rimaste fuori dalla sfilata che si è tenuta a Groppello, frazione di Cassano d'Adda, ma potranno recuperare il prossimo anno (foto di Andrea Turano).
L'amore raccontato attraverso gli abiti
Raccontare la propria storia d’amore, da quando è scattato il colpo di fulmine oppure dopo anni di corteggiamento, è sempre un momento speciale che fa riaffiorare pensieri ed emozioni. E condividerlo con amici e parenti in una location unica lo rende ancor più unico.
L’anno scorso sono state dieci le spose che hanno rivissuto il loro matrimonio togliendo dalla naftalina gli abiti indossati il giorno delle nozze per farli indossare a delle giovani che si sono improvvisate modelle. L’idea nata dal parroco don Giacomo Pezzuto, che aveva chiesto ad alcune volontarie di organizzare questa manifestazione speciale, continua a crescere e a ricevere apprezzamenti, tanto che sabato della scorsa settimana sono stati dodici i vestiti che hanno sfilato. Ognuno legato a situazioni diverse: dal ricordo di chi non c’è più ai matrimoni in altri regioni o continenti, dal rapporto con il futuro marito agli imprevisti incontrati lungo il percorso. Anche gli abiti hanno "parlato": da quello color nero a uno piuttosto pesante da indossare durante una giornata caldissima fino a un altro con gli accessori. Ci sono poi state delle uscite in coppia madre-figlia.
La seconda edizione di "Spose al chiaro di luna" è andata in scena nel romantico scenario della Villa Arcivescovile di Groppello, dove alcune delle protagoniste sono convolate a nozze. L’iniziativa è stata promossa dalla parrocchia della frazione e ha avuto il patrocinio dell'Amministrazione.
Quattro le donne che hanno lavorato instancabilmente da giugno per organizzarlo: Stefania Pirovano e Marzia Casale, che hanno presentato abiti e storie ed erano già state la fautrici della serata dello scorso anno, Monica Forte e Francesca Sordi, che si sono occupate dell’allestimento e di seguire le "modelle", ragazze che si sono messe a disposizione e che, pur non avendo esperienza, hanno saputo trasmettere dolcezza ed emozioni.
Oltre duecento gli spettatori, tra cui assessore alla Cultura Antonio Capece e il parroco: novanta seduti ai tavoli, un centinaio sulle sedie e altri rimasti in piedi.
E’ andata anche meglio dello scorso anno. E’ stato bello vedere tante persone emozionate che hanno fatto un tuffo nel passato e i complimenti ricevuti ci hanno ripagati dell’impegno profuso in questi mesi. L’evento piace molto e, come ha scritto don Giacomo in una email, è ormai “la tradizionale sfilata”, quindi possiamo già dire che ci sarà a terza edizione nel 2025
ha detto Pirovano.
Una tappa quasi obbligatoria:
Per motivi organizzativi abbiamo dovuto limitare il numero di abiti e cinque spose sono rimaste fuori. Saranno inserite nella serata del prossimo anno. Possiamo quindi già dire alle groppellesi di preparare i vestiti perché torneremo a raccontare altre bellissime storie d’amore
ha concluso.