Il caso

Sposa scappa prima del matrimonio, poi le lacrime: l’assessore blocca le nozze

E' accaduto a Brugherio dove si sarebbe dovuta tenere la cerimonia civile. Il dubbio che l'unione non fosse voluta dalla donna, di 30 anni più giovane del (non) marito

Sposa scappa prima del matrimonio, poi le lacrime: l’assessore blocca le nozze

La situazione era alquanto sospetta: la sposa, infatti, giovanissima e di origini nordafricane, in attesa che iniziasse la cerimonia è scoppiata in lacrime. Queste ultime pare proprio che non fossero di contentezza e felicità per l’approssimarsi del fatidico “sì”, ma di disperazione. E con il rischio palese che quella unione non fosse consenziente e voluta, almeno da parte di lei, l’assessore Diego Cristiano, in qualità di celebrante in fascia tricolore, ha deciso di bloccare tutto.

Le lacrime prima del “sì” in Municipio

Resta da capire se fosse davvero combinato un matrimonio civile fissato in Municipio a Brugherio e non conclusosi per scelta del componente di Giunta. L’episodio, con le nozze andate a monte, è avvenuto questa estate, ma la notizia è filtrata solo in questi giorni.

Davanti a Cristiano si erano presentati una giovane donna di 20 anni, che non parlava italiano e che si è fatta accompagnare da un interprete, e quello che sarebbe dovuto diventare suo marito: un brugherese di una trentina di anni più grande di lei.

Quella fuga che ha alimentato ancora di più i sospetti

Pochi mesi prima, però, si era verificato qualcosa che, col senno di poi, fa parecchio pensare. Gli stessi potenziali sposini si erano recati sempre in Municipio per il rito, salvo che la ragazza era letteralmente fuggita precipitandosi in strada, inseguita da alcuni parenti che volevano farla tornale sui suoi passi. Anche in quella occasione, alla fine, la cerimonia era saltata.

E si è arrivati al secondo tentativo, anch’esso andato a monte.

L’assessore: “Mi sono rifiutato di celebrare il matrimonio”

“Piangeva a dirotto – ha ammesso Cristiano – Mi sono rifiutato di celebrare il matrimonio perché non sembrava proprio consensuale. La cerimonia alla fine non è nemmeno iniziata: tra l’altro mancava anche un testimone. I presenti hanno insistito perché se ne potesse trovare un altro in sostituzione. Impossibile, visto che le pubblicazioni non possono essere modificare così all’ultimo secondo. Ma anche se fosse stato tutto in ordine come prevede la normativa, quel matrimonio non l’avrei celebrato”.

La volontarietà sancita dal Codice civile

Non per partito preso, ma tenendo conto (alla lettera) di quello che prevede il Codice civile italiano.

“La formula del matrimonio cita la volontarietà come elemento necessario – ha sottolineato Cristiano – E in assenza di questa, la legge autorizza il pubblico ufficiale a rifiutare le nozze”.

E così ha fatto. Sono in corso degli accertamenti per andare a fondo sulla storia. Nella speranza che la giovane possa proseguire la sua vita in serenità: da sola o con un uomo che ama davvero.