ex gondrand

Sinistra per Cernusco: "Giusto procedere nella causa con la società Cernusco 2010"

La lista di minoranza sulla causa per la proprietà contesa dei due immobili da 600 metri quadrati in piazza Brugola a Cernusco sul Naviglio

Sinistra per Cernusco: "Giusto procedere nella causa con la società Cernusco 2010"
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Giunto procedere nella causa per vedersi riconosciuta la proprietà dei due immobili da 600 metri quadrati in piazza Brugola a Cernusco sul Naviglio. Sinistra per Cernusco - La Città in Comune ha spiegato il proprio consenso alla questione legata alla vertenza sulla riqualificazione della Ex Gondrand che vede contrapposti l'Amministrazione e la società immobiliare Cernusco 2010 per due locali contesi.

La posizione di Sinistra per Cernusco

Sulla questione la capogruppo della lista di minoranza Rita Zecchini ha tenuto a ribadire che la tutela del patrimonio pubblico è si importanza strategica per un ente.

I beni di interesse pubblico rappresentano un patrimonio collettivo e sono di fondamentale importanza per la collettività, contribuendo alla valorizzazione culturale, sociale ed economica del paese.

La conservazione e la tutela di questi beni è un dovere di tutti i cittadini, al fine di preservare la storia, la cultura e l’identità del nostro paese.

In conclusione, i beni pubblici rappresentano un elemento fondamentale per il funzionamento della società e il benessere dei cittadini. La loro gestione richiede competenze specifiche e una corretta pianificazione, al fine di garantire una distribuzione equa e sostenibile delle risorse e promuovere lo sviluppo socio-economico del Paese.

La vertenza con la Cernusco 2010

Per vent'anni fa si era sempre ritenuto che l’operatore, in cambio dell’edificazione dell’area, avesse ceduto al Comune due locali per complessivi 600 metri quadrati al piano terreno per scopi di pubblica utilità (l'attuale scuola dell'infanzia l'Altalena e il centro di neuropsichiatria infantile dell'Ats).

Una cessione che ultimamente è stata messa in discussione e il giudice del Tribunale di primo grado, cui Villa Greppi si era rivolta nel 2020 per vedersi riconosciuto il possesso, ha pure bastonato l’Amministrazione.

La Giunta prima aveva presentato ricorso in Appello, poi a giugno su invito del giudice, aveva optato per una transazione che prevedeva la rinuncia ai locali, ottenendo solo 50mila euro unicamente per rimuovere il vincolo della destinazione di  pubblico interesse.

In estate c'era stato un ripensamento, ma lunedì l'Esecutivo l'ha riproposta al Consiglio sostenendo di essere pronto modificare la propria scelta sulla base di una forte indicazione contraria da parte dei consiglieri. Che è arrivata.

Le perizie

Così Zecchini:

Nella delibera di Giunta (quella bocciata) si fa riferimento a due documenti: la perizia del geometra Bottichio e il parere legale dell’ avvocatessa Bassani.

Nel merito si attribuisce un valore dei 2 immobili  considerata l’usura, gli anni di vita degli stessi, di 532mila euro.

Rispetto il lavoro fatto dal professionista ma questo valore mi sembra molto lontano da stime che danno un valore medio (per gli immobili commerciali) di 1500 euro al metro quadrato, quindi quasi 1 milioni di euro, praticamente il doppio.

Liberandolo dal vincolo di destinazione ad attività di pubblico interesse, gli immobili in oggetto acquistano un valore considerevole. Potrebbe essere comprensibile, da un punto di vista amministrativo, anche se non lo condivido una cifra congrua, non certo una mancetta (50mila euro) non paragonabile minimamente al valore reale

La capogruppo ha portato anche altri argomenti a sostegno della sua tesi, come il fatto che i due locali risulterebbero essere stati edificati a scomputo degli oneri di urbanizzazione e quindi automaticamente di proprietà comunale.

In conclusione: sono assolutamente contraria a liberare dal vincolo di destinazione adattività di pubblico interesse degli immobili di 600 mq siti in piazza Brugola, perché penso che una buona Amministrazione pubblica abbia il dovere di salvaguardare beni materiali e immateriali al servizio del benessere collettivo.

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