Sindaci nei campi agricoli messi a rischio da Pedemontana
L'incontro lungo un sentiero tra Vimercate e Ornago che verrebbe cancellato dalla tratta D breve: "Progetto pieno di contraddizioni, l'alternativa c'è"
Tornano a farsi sentire i sindaci e i cittadini del Vimercatese che si battono contro la tratta "D breve" di Pedemontana, la nuova autostrada che taglierebbe di netto il parco Pane da Vimercate ad Agrate. Ne parlano anche i colleghi di Prima Monza.
La protesta contro Pedemontana
Nella mattinata di sabato 30 novembre 2024 buona parte dei primi cittadini degli undici Comuni interessati, a vario titolo, dal tracciato (Agrate, Bellusco, Bernareggio, Burago, Cavenago, Cambiago, Caponago, Carnate, Ornago, Sulbiate e Vimercate) si sono trovati in località Cascina Rossino, tra Vimercate e Ornago, per fare il punto sull’iter e per denunciare ancora una volta le difficoltà di confronto con Apl (Autostrada Pedemontana Lombarda).
Oggetto del contendere, in questo caso, le osservazioni al progetto, e in particolare alla Via, la Valutazione di impatto ambientale, presentate e di fatto cadute nel vuoto, senza che le controdeduzioni di Apl abbiano dato risposte nel merito. Tanto che nei giorni scorsi, entro la scadenza del 28 novembre, i Comuni (ma anche la Provincia di Monza e Brianza e la direzione del Parco Pane) hanno inviato nuove osservazioni a quelle che hanno definito "non controdeduzioni".
La passeggiata dei sindaci nei campi tra Vimercate e Ornago
Di questo si è parlato nella mattinata di sabato, passeggiando nei campi che verrebbero cancellati. L’appuntamento era lungo il sentiero che attraversa una porzione di Parco Pane, in località Rossino, tra Vimercate e Ornago. Sentiero che sarebbe di fatto cancellato dall’autostrada voluta da Pedemontana e che è stato recentemente riqualificato proprio grazie, ironia della sorte, ai fondi messi a disposizione dalla Giunta lombarda.
A tirare le fila dell’incontro, a cui hanno preso parte diverse decine di cittadini, i sindaci di Vimercate (Francesco Cereda), di Bellusco (Mauro Colombo), di Agrate (Simone Sironi, nelle vesti anche di consigliere provinciale) e il consigliere di Monza e Brianza Francesco Facciuto.
Depositate nuove osservazioni contro la tratta "D breve"
I primi cittadini hanno ribadito ancora una volta la loro contrarietà al progetto considerato devastante per il territorio e in particolare per il Parco e hanno stigmatizzato il comportamento definito omissivo e inaccettabile di Apl. Da qui il deposito di ulteriori osservazioni con la precisa richiesta di entrare nel merito delle questioni, come del resto sollecitato anche dal Ministero dell’ambiente che ha recentemente dato "una tirata d’orecchie" ad Apl.
"L'alternativa c'è ed è il potenziamento della Tangenziale Est"
In cima alle osservazioni di Comuni, Pane e Provincia di Monza e Brianza c'è la richiesta di rinunciare alla tratta "D breve" in favore della cosiddetta "opzione zero", ossia la riqualificazione e il potenziamento del tratto vimercatese della Tangenziale Est, di cui la "D breve" sarebbe sostanzialmente un doppione... a pagamento.
Il documento comune dei primi cittadini
"Carte alla mano, abbiamo sottolineato le contraddizioni del procedimento ed evidenziato le gravi lacune analitiche contenute nella documentazione, forti dei pareri tecnici autorevoli del Centro Studi Pim sul piano trasportistico e del Parco Pane in materia ambientale - hanno scritto - L'adeguamento e il potenziamento della Tangenziale Est sarebbero più che sufficienti se affiancate dalla realizzazione dell'interconnessione A4/A51, un intervento che vedeva impegnata Regione Lombardia fin dalla sottoscrizione dell'Accordo di Programma di Teem".
Questa opzione è oggi supportata anche dalla Provincia di Monza e della Brianza, che negli scorsi mesi si è dotata di un parere tecnico "che non lascia dubbi".
I sindaci hanno fatto sapere che su questo punto sono determinati ad andare fino in fondo, anche a fronte dei rilievi giuridici depositati presso Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell'Ambiente.
"Non rispettato il principio di leale collaborazione istituzionale"
"Il principio di leale collaborazione istituzionale, per il buon andamento della pubblica amministrazione, dovrebbe indurre i promotori di Pedemontana ad uno stop - proseguono nella nota i primi cittadini - Il confronto con i territori non è soltanto doveroso, ma anche necessario. Stiamo parlando dei soldi dei contribuenti, dell'indebitamento che interesserà le future generazioni e di un grave impatto ambientale, in uno dei territori più cementificati d'Europa".
La tratta C
Per Vimercate, però, Pedemontana non significa solo tratta "D breve", "ma anche tratta "C" che, provenendo da Ovest si attesterà, come noto, a Nord di Velasca, e il cui iter è già arrivato alla fase di cantierizzazione. Questa inizierà a gennaio 2025 da Macherio.