Silvio Berlusconi è morto, tutto iniziò all'Edilnord di Brugherio
Stretti legami con la Martesana: la sede delle sue televisioni a Cologno Monzese
Silvio Berlusconi è morto. L'ex premier era stato ricoverato venerdì 9 giugno 2023 al San Raffaele per quelli che erano stati definiti controlli di routine dopo il recentissimo ricovero durato 45 giorni. Invece la situazione è precipitata, sino al decesso sopraggiunto nella mattinata di lunedì 12 giugno 2023.
Silvio Berlusconi è morto
Presidente del Consiglio per quattro volte, leader di Forza Italia, ma anche imprenditore nel campo dell'edilizia e della televisione, presidente del Milan più vincente della storia e poi del Monza, Berlusconi ha fatto la storia d'Italia degli ultimi cinquant'anni.
I legami con la Martesana
Spesso ha raccontato delle esperienze lavorative giovanili come cantante sulle navi da crociera. Poi, divenne venditore porta a porta e infine agente immobiliare. Prima di lanciarsi nel campo dell'imprenditoria edilizia: nel 1961 fonda la Cantieri Riuniti Milanesi Srl con il costruttore Pietro Canali.
Nel 1963 fonda la Edilnord Sas e l'anno dopo apre un cantiere a Brugherio (Monza) per edificare una città modello da 4 000 abitanti. I primi condomìni sono pronti già nel 1965. E' solo il primo passo. Seguiranno la nascita di Edilnord 2, di Milano 2 a Segrate e di molte altre iniziative imprenditoriali che varranno il 2 giugno 1977 la nomina da parte del presidente della Repubblica Giovanni Leone a cavaliere del lavoro (ancora oggi, pur avendo rinunciato al titolo, Berlusconi veniva spesso chiamato "Il Cavaliere").
A Cologno Monzese pose poi la base operativa del suo impero: in viale Europa c'è infatti la sede degli studi Mediaset, una sorta di città nella città
Le vicissitudini con la politica e le Tv
Negli anni Settanta aggiunge un altro tassello a quello che sarà un impero. E' il 1976 e - grazie alla sentenza con cui la Corte costituzionale apre all'esercizio dell'editoria televisiva privata - rileva Telemilano dal fondatore Giacomo Properzj. Due anni dopo la società cambia nome e diventa Canale 5.
Nel 1982 il gruppo si allarga con l'acquisto di Italia 1 dall'editore Edilio Rusconi e di Rete 4 nel 1984 dal gruppo editoriale Arnoldo Mondadori Editore (all'epoca controllato dall'editore Mario Formenton).
Nel 1984 i pretori di Torino, Pescara e Roma oscurano le reti Fininvest per violazione della legge che proibiva alle reti private di trasmettere su scala nazionale. L'azione giudiziaria viene fermata dopo pochi giorni dal governo guidato da Bettino Craxi che, con un apposito decreto legge, legalizza la situazione della Fininvest.
Fininvest cresce e si sviluppa anche all'estero, mentre Berlusconi inizia a puntare anche ad altri media: nel gennaio 1990 acquisisce la maggioranza azionaria di Mondadori (con una manovra che causerà il famoso Lodo Mondadori) e la Giulio Einaudi Editore (comprata dalla prima), oltre ad alcune case minori.
Berlusconi e il calcio: il Milan dei campioni e il Monza
Il nome di Silvio Berlusconi è indissolubilmente legato anche alle fortune calcistiche del Milan. Il giorno che cambia la storia del club rossonero è il 10 febbraio 1986, quando l'imprenditore firma per acquistare la società che veniva dalla gestione travagliata di Giussy Farina. La sua filosofia è chiara:
"Il Milan dovrà scendere in campo sempre seguendo una missione: essere padroni del campo e comandare il giuoco".
E così sarà. Dopo un inizio complesso (ma la situazione di partenza era davvero critica) arrivano i primi acquisti di spessore. Il primo è Roberto Donadoni, all'epoca giovane talentuosa ala dell'Atalanta, che si affermerà come un campione per anni. Poi arrivano Claudio Borghi (che sarà un mezzo flop) e soprattutto Ruud Gullit. E' il primo acquisto "monstre" di Berlusconi (13 miliardi di lire) e il primo dei tre olandesi che vinceranno tutto, avviando il primo ciclo berlusconiano. Ce ne saranno poi altri, che renderanno il Cavaliere uno tra i presidenti più vincenti della storia del calcio.
Il suo palmares, infatti, comprende 26 trofei:
- 7 scudetti
- 1 Coppa Italia
- 5 Supercoppe italiane
- 5 Champions League/Coppe dei campioni
- 5 Supercoppe europee
- 2 Coppe intercontinentali
- 1 Coppa del mondo per club.
A questi si aggiungerebbero altri tre trofei vinti nel periodo 2012-2017 quando Berlusconi era proprietario ma formalmente presidente onorario:
- 1 Scudetto
- 2 Supercoppe italiane
Ceduto il Milan alla cordata cinese presieduta da Yanghong Li nel 2017, non è rimasto con le mani in mano a lungo. Nel 2018 ha acquistato il Monza, portandolo prima dalla C alla B e poi alla storica prima promozione in Serie A.
Berlusconi e la politica
Nell'ottobre 1993 è entrato in politica con la sua famosa "discesa in campo" e nel gennaio 1994 ha creato Forza Italia, partito politico di centro-destra, nel 2008 confluito ne Il Popolo della Libertà.
Eletto alla Camera dei deputati nel 1994, è stato confermato nelle successive quattro legislature, mentre nel 2013 è stato eletto per la prima volta senatore. Ha ottenuto quattro incarichi da Presidente del Consiglio: il primo nella XII legislatura (1994-1995), due consecutivi nella XIV (2001-2005 e 2005-2006) e, infine, nella XVI (2008-2011). Con 3339 giorni complessivi è il politico che è rimasto in carica più a lungo nel ruolo di presidente del Consiglio dell'Italia repubblicana, superato in epoche precedenti solo da Benito Mussolini e Giovanni Giolitti; inoltre ha presieduto i due governi più duraturi dalla proclamazione della Repubblica.
Berlusconi e i guai giudiziari
È stato imputato in oltre venti procedimenti giudiziari. Nel 2013 è stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione e all'interdizione ai pubblici uffici per due anni per frode fiscale, decadendo quindi da senatore e cessando di essere un parlamentare dopo quasi vent'anni di presenza ininterrotta nelle due camere (dall'aprile 1994 al novembre 2013).
A metà febbraio 15 febbraio 2023, è stato assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter.
Tornato candidabile nel 2018, è stato eletto parlamentare europeo alle elezioni europee del 2019.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 è stato eletto nel collegio uninominale di Monza, tornando al Senato dopo 9 anni di assenza.