Boccata d'ossigeno

Siae Microelettronica di Cologno Monzese, accordo sulla cassaintegrazione e la difesa dei 700 posti di lavoro

Sospiro di sollievo per i dipendenti dell'azienda impegnata nello strategico settore delle telecomunicazioni: salva anche la tredicesima

Siae Microelettronica di Cologno Monzese, accordo sulla cassaintegrazione e la difesa dei 700 posti di lavoro
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L'accordo è stato approvato a larghissima maggioranza dai dipendenti. E all'orizzonte si intravede una schiarita per i circa 700 lavoratori della Siae Microelettronica di Cologno Monzese, azienda italiana attiva nel settore delle telecomunicazioni e con un recente passato di difficoltà finanziare e produttive che hanno messo seriamente a repentaglio il futuro dello stabilimento.

Accordo siglato, speranza per i lavoratori della Siae Microelettronica

La buona notizia finalizzata a garantire l'occupazione e perseguire il rilancio dell'azienda è stata data dalla Fiom Cgil di Milano. "Per scongiurare esiti drammatici", hanno ammesso dalla stessa sigla, è stato siglato un accordo di cassaintegrazione che getta le basi per la ripresa produttiva, garantendo i livelli occupazionali attuali e definendo tutele superiori a quanto previsto dalla legge per i lavoratori. Quest'ultimi avevano indetto a ottobre 2022 uno sciopero e organizzato un presidio (nella foto) davanti ai cancelli proprio per chiedere sicurezza sul loro futuro.

Cosa prevede l'intesa

L'intesa (il cui testo è stato approvato con il 99% dei voti favorevoli dei dipendenti) garantisce l'anticipo dell'indennità di cassaintegrazione rispetto ai tempi garantiti dall'Inps e la maturazione completa della tredicesima, oltre a una rotazione che stabilisce per ogni lavoratore l’alternanza equa tra periodi di cassa e di attività.

"Situazione da tenere monitorata"

Ma per la Fiom l'attenzione va tenuta alta:

Ad aprile ci sarà un aggiornamento rispetto all'evoluzione industriale ed economica dell'azienda e siamo fin d'ora impegnati perché ai sacrifici dei lavoratori corrisponda la ripresa. Chiediamo alle istituzioni regionali e nazionali di seguire con attenzione l’evolversi della situazione, per preservare e rilanciare una delle poche grandi realtà italiane in un settore strategico per il paese.

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