Lutto

Si è spenta suor Linda Usubelli, ha educato generazioni di melzesi

I genitori affidavano a lei i bambini a occhi chiusi, sicuri che fossero in buone mani e che incontrassero il suo grande cuore e la travolgente passione per l’educazione

Si è spenta suor Linda Usubelli, ha educato generazioni di melzesi
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Si è spenta a 93 anni la scorsa settimana, suor Linda Usubelli, che per decenni ha cresciuto generazioni di melzesi alla Casa di San Giuseppe di Melzo.

Si è spenta suor Linda, ha educato generazioni di melzesi

I genitori affidavano a lei i bambini a occhi chiusi, sicuri che fossero in buone mani e che incontrassero il suo grande cuore e la travolgente passione per l’educazione.
Per 25 anni della sua lunga vita, suor Linda è stata educatrice alla Casa di San Giuseppe e ha lasciato un segno profondo nei cuori di molti, che ora è riempito dai ricordi che ha impresso nelle memorie di quei bambini di una volta che sono stati suoi alunni.

La sua è stata una vita spesa per Dio e per il prossimo, girando in lungo e in largo sia nel Paese che oltre ai suoi confini per aiutare chi ne aveva più bisogno. Insieme a molti melzesi, l’hanno ricordata le consorelle dell’istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, del quale faceva parte.

Primogenita di quattro fratelli, in una famiglia profondamente cristiana ha sentito la chiamata del Signore quando frequentava l'oratorio. Nel 1953 la Professione religiosa, nel 1955 partì per l’Ispettoria del Medio Oriente, a Hèliopolis, in Egitto, dove per un decennio fu insegnante nella scuola elementare dei bambini italiani.

Nel 1965 tornò in Italia dove, a causa della morte del padre e del fratello, rimase per poter accudire la madre e proprio in quegli anni, approdò a Melzo, con il compito di Educatrice dell’infanzia, dove rimase per ben 25 anni.

Ha animato con entusiasmo la scuola e le squadre di pallavolo e pallacanestro

Un ricordo indelebile per i melzesi che l’hanno conosciuta: aveva il cuore che batteva per la comunità. «Ha animato con grande entusiasmo e dedizione squadre di pallavolo e pallacanestro, sostenuta dal desiderio di un dono indefesso di sé, ha accolto gli eventi che la vita le presentava con intraprendenza e creatività, offrendo tutto ciò di cui era capace per il buon andamento della scuola, dell’oratorio e delle molteplici attività parrocchiali. Ne sono conferma le tante mamme e i numerosi papà che l’avevano conosciuta come educatrice a Melzo e volentieri ritornavano per affidarle i loro figli. Se l’avanzare dell’età e il venir meno delle forze determinarono l’abbandono dell’attività apostolica, non le impedirono però di rendersi ancora utile in comunità e di continuare a far sentire alla famiglia la sua vicinanza. Ha sempre mantenuto il suo spirito gioviale anche nell’anzianità: a Clusone, nella casa di riposo, con la sua fisarmonica rallegrava i momenti comunitari.

hanno raccontato le suore del suo ordine.

Una personalità che a Melzo sicuramente non verrà dimenticata.

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