Settimana corta (senza tagli agli stipendi) in un'azienda di Cologno Monzese
Alla Tria, che produce macchinari per il recupero di materie plastiche, il welfare lo fa il tempo libero
"Lavorare meno, lavorare meglio". Aumentando anche la produzione. Alla Tria di Cologno Monzese, azienda metalmeccanica che produce macchinari per il recupero delle materie plastiche, la settimana corta è realtà. E senza riduzione di stipendio per i 65 dipendenti interessati dalla sperimentazione che durerà sette mesi.
Le ore settimanali scendono da 40 a 36
Il monte ore settimanale dal mese di gennaio è sceso da 40 a 36. Alle 13 di venerdì, quindi, tutti a casa. Compresi gli operatori del settore produzione della ditta. Una scelta che parte da lontano, ancora prima dell'emergenza Covid, e che si inserisce in momento da incorniciare per la società, attiva dagli anni Cinquanta, che proprio in questo periodo ha raggiunto il suo picco di fatturato. E l'ambizione è di proseguire su questa strada.
Una scelta concertata con sindacati e lavoratori
La scelta - che si basa sulla concessione di maggiore ore di Rol, i permessi retribuiti - è stata concertata con i sindacati e (ovviamente) con gli stessi lavoratori, che da questo mese hanno maggior tempo libero a loro disposizione, senza doversi preoccupare di vedersi proporzionalmente ridurre l'ammontare delle buste paga. Quest'ultime, infatti, sono rimaste inalterate.
Un nuovo modo di fare welfare aziendale
Il welfare aziendale si fa anche così. E la Tria di Cologno, all'avanguardia nel suo settore produttivo, ha gettato le basi per esserlo anche nell'organizzazione del lavoro. E chissà che il suo esempio non possa avvicinare l'Italia ad altri Paesi europei che hanno fatto da tempo della settimana corta una delle loro "mission".
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 28 gennaio 2023.