Mozione

Sempre meno medici di base a Cassano d'Adda, cresce la preoccupazione

Il Consiglio ha approvato all’unanimità un documento presentato dalle opposizioni per far pressione sugli enti sanitari.

Sempre meno medici di base a Cassano d'Adda, cresce la preoccupazione
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In tutta l'Adda Martesana sale la preoccupazione in merito ai pochi medici di famiglia rimasti, soprattutto per le conseguenze che questo causa ad anziani e persone fragili. Il Consiglio comunale di Cassano d'Adda ha voluto inviare un messaggio agli enti superiori.

Cassano d'Adda e medici di base, Consiglio unito per chiedere aiuto agli enti sanitari

Il Consiglio comunale si è espresso all'unanimità in merito alla mozione presentata dalle opposizioni. E’ stata la prima firmataria, Arianna Moreschi del Pd, a fare il quadro della situazione:

"Nel nostro ambito, che include Inzago, abbiamo quattro posti carenti - ha spiegato - La situazione in città e nei Comuni vicini è preoccupante. Regione Lombardia ha alzato il tetto e ogni dottore può avere fino a duemila pazienti, ma in molti sono sovraccarichi e non accettano. Alla guardia medica cittadina ci sono code costanti con persone che arrivano da Albignano e Vaprio, oltre che da Inzago e Cassano. Sappiamo che la competenza non è comunale, ma le Amministrazioni possono comunque far sentire la loro voce".

Numeri preoccupanti

La consigliera ha poi snocciolato alcuni numeri: in città ci sono 4.500 over 65 (184 a Cascine, 675 a Groppello e 3.637 in città) e 2.287 under 14 che si rivolgono ai pediatri (184 a Cassano, 382 a Groppello e 121 a Cascine). Ogni medico (sul territorio ce ne sono otto) dovrebbe farsi carico di 2.130 pazienti.

Una testimonianza arriva direttamente dal territorio.

"I miei anziani genitori non hanno un dottore di riferimento e non ci pensano proprio ad andare fuori paese non avendo sempre l’auto a disposizione - ha raccontato una residente - Mi sembra davvero vergognoso che un paese di quasi ventimila abitanti non ne abbia uno libero".

Si spera che la situazione migliori in futuro

La maggioranza ha presentato quattro emendamenti, poi è stato votato il documento con le modifiche apportate.

"Restiamo in attesa che il sindaco metta in atto quanto deciso dal Consiglio e in particolare che si faccia portavoce presso Ats e Regione della preoccupazione e dei disagi della popolazione, che solleciti la costituzione di un tavolo di lavoro con gli altri Comuni del distretto sanitario per avere più forza nell'azione nei confronti degli organi competenti, che chieda aggiornamenti sulla situazione reale dei medici che andranno in pensione e delle sostituzioni affinché soprattutto gli anziani e i fragili non debbano spostarsi per andare fuori città e soprattutto che ci sia una informazione preventiva ai cittadini e ai Comuni rispetto alle cessazioni, che molto spesso si vengono a sapere solo perché si trova la porta del medico chiusa con un cartello di cessazione del servizio», ha concluso Moreschi.

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