Commozione

Sei anni dopo sul binario 1 per commemorare la tragedia ferroviaria di Pioltello: "Ricordo, dolore e gratitudine"

Oggi, 25 gennaio 2024, sei anni dopo alcuni sindaci, le Forze dell'ordine, i rappresentanti delle associazioni e alcuni cittadini si sono ritrovati sul binario uno per la posa della corona di fiori dedicata alle vittime

Sei anni dopo sul binario 1 per commemorare la tragedia ferroviaria di Pioltello: "Ricordo, dolore e gratitudine"
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Sei anni dopo le emozioni sono ancora forti, tra il dolore per la perdita, la nostalgia del ricordo, ma anche il senso di gratitudine per i tanti uomini e donne che si sono impegnati per prestare soccorso al centinaio di feriti. E supporto ai parenti delle tre vittime:  Pierangela Tadini, Giuseppina Pirri e Maddalena Milanesi.

La commemorazione della tragedia di Pioltello

Era il 25 gennaio 2018. Era ancora buio, il sole non era sorto, quando il treno regionale 10452 di Trenord proveniente da cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi terminò la sua corsa poche centinaia di metri oltre la stazione di Pioltello Limito, deragliando, uscendo dai binari e schiantandosi contro un palo. Oggi, 25 gennaio 2024, sei anni dopo alcuni sindaci, le Forze dell'ordine, i rappresentanti delle associazioni e alcuni cittadini si sono ritrovati sul binario uno per la posa della corona di fiori dedicata alle vittime.

"Ricordo, dolore e grazie"

Dopo il momento della posa della corona di fiori ha preso la parola la sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti  che ha puntato l'attenzione su tre parole: ricordo, dolore e gratitudine.

Il ricordo di quanto accadde 6 anni fa resta indelebile nelle nostre menti, come lo shock di fronte alle immagini del treno accartocciato su se stesso. Tre donne persero la vita, gettando nel dolore e nello sconforto i familiari, centinaia furono i feriti. Ma grande fu la macchina dei soccorsi e degli aiuti, professionisti e volontari che si dedicarono a soccorrere i feriti, a portare loro conforto anche solo con una parola gentile o una tazza di té

La sindaca non ha risparmiato gli attacchi a quelli che hanno omesso nelle loro responsabilità non tutelando i pendolari che quel giorno viaggiavano sul convoglio.

Fu un giunto di 26 centimetri, un lavoro non fatto figlio dell'incuria che ha poi generato il deragliamento e la morte delle donne. C'è un perché che deve essere indagato e risolto affinché episodi come questi non accadano più.  Sono tragedie che troppo spesso accadono e che hanno colpito più volte la nostra città: Donata Pepe, morta a seguito di un incidente in Puglia, Mario Di Cuonzo storico ferroviere che ha trovato la morte nel tragico incidente del Frecciarossa a Livraga, nel Lodigiano.

Una stazione della via Crucis

Prima della benedizione da parte di don Marco Taglioretti, il parroco di Limito che il 25 gennaio 2018 aprì il suo oratorio per accogliere i feriti, ha lasciato un pensiero significativo:

La nostra stazione è diventata quel giorno una stazione della Via Crucis. Quella della morte, certo, ma anche quella del soccorso come fece  Simone Di Cirene quando aiutò Gesù a portare la Croce o la Veronica, personaggio inserito dalla tradizione anche se non presente nel Vangelo. E poi c'è la tappa che ha voluto aggiungere papa Giovanni Paolo II: la resurrezione, come segno di speranza per tutti noi verso il futuro.

Di Marco (M5s): "Ora pretendiamo verità"

Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Lombardia, Nicola Di Marco, ha partecipato, come ogni anno, alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell’incidente avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Pioltello il 25 gennaio del 2018.

Di Marco (M5s) ha dichiarato:

Ogni anno tengo in maniera particolare ad essere qui, per partecipare a questo momento di dolore e commozione. Una partecipazione che però non deve limitarsi al cordoglio, ma anche, a sei anni dalla strage, alla richiesta di chiarezza in merito alle cause che hanno portato al decesso di tre donne, tre pendolari, volti e storie che avrebbero potuto essere quelle di ciascuno di noi. Spiace sottolineare la delusione e il rammarico dovuta all’assenza di Regione Lombardia. Trovo grave che nessun rappresentante della Giunta, da Fontana in giù, abbia trovato il tempo per essere presente questa mattina al binario 1 della stazione di Pioltello. Ad oggi le indagini sulle cause dell’incidente sono in corso, ma ancora non è stata fatta chiarezza sull’accaduto. Una cosa però è certa: la manutenzione delle infrastrutture è un tema troppo spesso trascurato dalla politica, che tende a infatuarsi per progetti faraonici e grandi investimenti, dimenticandosi dell’importanza che ha curare e mettere in sicurezza il patrimonio infrastrutturale esistente. Per questo riteniamo che oggi non dimenticare significhi chiedere sia fatta chiarezza in merito all’accaduto e che la messa in sicurezza delle infrastrutture regionali sia in cima alla lista degli investimenti di Regione Lombardia» così il capogruppo del M5s a margine della commemorazione.

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