Paura

Sedicenne rischia di morire per una ginocchiata: rene lesionato

E' ancora ricoverato in ospedale il portiere del Calcio Carugate rimasto ferito in uno scontro di gioco durante un torneo a Vignate

Sedicenne rischia di morire per una ginocchiata: rene lesionato
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Dopo il violento scontro di gioco, è finito a terra: ci sono voluti dieci minuti prima che potesse rialzarsi. Tuttavia il dolore era troppo forte per rimanere in piedi ed è caduto nuovamente.
La mamma del portiere classe 2008 del Calcio Carugate non ha usato mezzi termini: "Mio figlio ha rischiato di morire".

Scontro di gioco, portiere del Calcio Carugate in ospedale

Sarà lunga la convalescenza per l’adolescente che, in occasione di un torneo svoltosi il 7 giugno 2024 a Vignate, ha riportato la lesione del rene destro, a seguito di una ginocchiata (non intenzionale) rimediata al fianco durante un’uscita. Quel giorno la squadra era in campo contro il Pozzuolo Martesana.

Il ragazzino è ancora in ospedale, nel reparto di Chirurgia pediatrica del Policlinico di Milano: la speranza è che possa essere dimesso domani, lunedì 24 giugno 2024, a seguito di ulteriori accertamenti. Tuttavia dovrà sottoporsi a controlli periodici, per scongiurare che possa ripresentarsi l’emorragia.

Prima all'Uboldo, poi al Policlinico di Milano: rene lesionato

Il 16enne è stato prima di tutto condotto al Pronto soccorso dell’Uboldo, su insistenza della madre.

"A Cernusco sul Naviglio è stata fatta la tragica scoperta della lesione del rene ed è stato trasferito d’urgenza al Policlinico - ha detto il genitore - L’incidente era così grave che poteva aver bisogno di un intervento chirurgico e vitale d’urgenza, difatti il trasporto da Cernusco a Milano è avvenuto con un’ambulanza speciale che aveva un medico rianimatore a bordo, perché il rischio per il ragazzo era altissimo".

L'amarezza e la rabbia della mamma del 16enne

Alla paura per le condizioni di salute del giovane, che è costantemente monitorato attraverso i macchinari, si è aggiunta però l’amarezza, per non dire la rabbia, anche per aver dovuto affrontare da soli la burocrazia delle segnalazioni alla Figc per l’apertura del sinistro.

"Tutti hanno sottovalutato l’incidente, incluso l’arbitro, che non ha neppure ammonito il giocatore del Pozzuolo - ha proseguito la madre - A mio figlio è stata data una confezione di ghiaccio da appoggiare sulla parte dolente, ghiaccio che non è stato sostituito perché entrambe le squadre ne avevano in totale due. Dopo averlo mandato nello spogliatoio per la doccia, mio figlio faticava a respirare. Solo dietro mia insistenza è stato portato al Pronto soccorso. Il personale della squadra non sentiva la necessità di chiamare l’ambulanza".

Nel recente passato, il 16enne ha ricevuto diverse offerte di trasferimento in altri team, ma è rimasto fedele ai colori carugatesi.

"Eppure abbiamo sentito ben pochi atti di vicinanza, a parte i messaggi degli altri familiari - ha concluso il genitore - Solo a seguito di un mio sollecito è stato informato il Pozzuolo, con un messaggio di WhatsApp".

Il servizio nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 22 giugno 2024.

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