Il caso

Scuola "fantasma" mai realizzata, il Comune di Brugherio fa causa all'impresa

Del plesso si parla da ormai più di un decennio: il Municipio incasserà le fideiussioni per realizzare (forse) l'opera per conto proprio

Scuola "fantasma" mai realizzata, il Comune di Brugherio fa causa all'impresa
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Un conto è avere un progetto, un altro è vederlo finalmente realizzato. Una constatazione che calza a pennello per l’ampliamento della scuola Manzoni di Brugherio, rimasto sulla carta e per il quale l’Amministrazione comunale ha deciso ora di passare alle vie legali, non prima di escutere le polizze assicurative depositate dagli operatori a garanzia di un intervento che le imprese responsabili del Piano integrato d’intervento di Baraggia, in via Santa Margherita, avrebbero dovuto eseguire a proprie spese come opere a standard.

Un'opera "fantasma" da 2,3 milioni di euro

Un cantiere da circa 2,3 milioni di euro mai decollato, nonostante nella primavera del 2021 la Giunta guidata dal sindaco Marco Troiano avesse approvato il progetto esecutivo spuntato fuori e redatto dalla "cordata" di imprese edili dopo una "spintarella" rappresentata da due diffide affinché gli operatori rispettassero gli obblighi convenzionali e depositassero proprio il progetto deliberato due anni fa. Poi più nulla.

Non è stata mossa ancora una zolla

Di fatto, nell’area inserita nel perimetro della scuola di viale Brianza (tra le vie San Francesco d’Assisi e Leopardi) non è stata mossa nemmeno una zolla. Da qui l’indicazione da parte dell’Esecutivo al dirigente del Settore territorio di muoversi di conseguenza, avviando l’iter per incassare le penali e le fideiussioni finalizzate all’esecuzione in proprio da parte del Comune dell’opera rimasta sui disegni e che si sarebbe dovuta completare nella primavera del 2023. Ossia tra pochi mesi.

Un percorso che nel 2021 sembrava ormai in discesa...

Con l’approvazione da parte della Giunta del progetto esecutivo, il percorso verso l’ampliamento della Manzoni sembrava essere in discesa. All’attuale plesso (il condizionale è d’obbligo) si dovrebbe aggiungere una nuova ala di circa 1.300 metri quadrati di superficie, di due piani come l’edificio esistente, per aumentare gli spazi sia dell’infanzia sia dell’elementare.
Alle aule classiche per la didattica si aggiungerebbero aree per le attività integrative, spazi per la mensa e due grandi saloni, oltre a nuovi servizi igienici e a un piano interrato da destinare a magazzino e deposito a servizio della stessa scuola. "Un risultato importante, per un quartiere della nostra città che è cresciuto negli ultimi anni", aveva sottolineato il primo cittadino al momento dell’ok al progetto esecutivo.

... E che invece si è rivelato molto in salita

C’è da dire che il percorso non era stato facile sin dall’inizio. La firma della convenzione originaria davanti al notaio è datata 2010. Il primo progetto venne presentato dalla "cordata" a fine maggio 2011. Poi il procedimento si arenò, complici anche le difficoltà economiche a cui era andata incontro la principale azienda che era pure il soggetto attuatore del Pii. Sembrava che nel 2021 la "macchina" fosse ripartita. E invece, visto lo stato dell’arte, verrebbe da dire di no.

L'opera resta prioritaria per il Comune

Per il Comune l'opera resta prioritaria. Lo si evince dalle parole recentemente messe nero su bianco dalla Giunta:

La realizzazione dell’ampliamento riveste carattere di particolare importanza per l’Amministrazione. È uno dei presupposti fondanti della variante urbanistica al Piano regolatore generale concessa, permettendo l’attuazione di un Piano integrato a destinazione residenziale in luogo di previsioni a carattere terziario produttivo.

Insomma, l’allargamento della scuola era stato strappato permettendo la costruzione di abitazioni e non più di uffici e capannoni. Ma l’Amministrazione è rimasta con un pugno di mosche in mano.

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