Scuola fantasma di Brugherio, braccio di ferro da 1,4 milioni tra Comune e costruttore
Causa legale in Tribunale per ottenere la restante quota di fideiussioni da parte di uno degli operatori del Piano integrato di Baraggia
Una "millefoglie" di ricorsi, controricorsi e primi pronunciamenti dei giudici per l’ampliamento della scuola Manzoni di Brugherio, rimasto sulla carta e per il quale non è stata mossa nemmeno una zolla. Questo nonostante l’opera pubblica avrebbe dovuto essere pronta e collaudata nella primavera dello scorso anno.
L'opera pubblica mai realizzata
L’intervento doveva essere eseguito dai tre operatori responsabili del Piano integrato di via Santa Margherita, a Baraggia. All’attuale plesso si doveva aggiungere una nuova ala di circa 1.300 metri quadrati di superficie, di due piani come l’edificio esistente, per aumentare gli spazi sia dell’infanzia sia dell’elementare. La firma della convenzione originaria davanti al notaio è datata 2010. Il primo progetto venne presentato a fine maggio 2011. Poi il procedimento si arenò, complici anche le difficoltà economiche a cui era andata incontro la principale azienda che era pure il soggetto attuatore del Pii. Sembrava che nel 2021 la "macchina" fosse ripartita, e invece niente.
Il Comune incassa 460mila euro
L’ampliamento della Manzoni costituiva uno dei presupposti fondanti per la variante urbanistica, permettendo l’attuazione di un Piano integrato a destinazione residenziale invece che produttiva. Insomma, l’allargamento della scuola era stato strappato permettendo la costruzione di abitazioni e non più di uffici e capannoni. L’Amministrazione Assi, che ha ricevuto in dote la patata bollente, ha incassato 460mila euro di fideiussioni, liquidate dalle compagnie assicurative legate a due dei tre operatori del Piano integrato. L’ultima società, invece, ha fatto orecchie da mercante, opponendosi.
Si va in Tribunale per altri 1,4 milioni
"Abbiamo chiesto e ottenuto dal Tribunale di Monza l’emissione di un decreto ingiuntivo - ha spiegato il sindaco Roberto Assi, che detiene la delega all’Urbanistica - Stiamo parlando di 1,4 milioni di euro, pari all’importo delle fideiussioni non riconosciute al Municipio".
Con i 460mila euro già incassati e gli ipotetici 1,4 milioni, la cifra complessiva sale quindi a quasi 1,9 milioni. Il progetto dell’ampliamento ne "cuba" 2,4. All’appello, quindi, per permette a Villa Fiorita di procedere in autonomia per la realizzazione dell’opera, servirebbero ancora 500mila euro. "La convenzione era chiara, anche questo costo aggiuntivo è in carico agli operatori", ha proseguito il primo cittadino. Peccato che le due società che non si erano opposte all’escussione delle fideiussioni si siano ora messe di traverso per quanto riguarda il mezzo milione aggiuntivo. Ergo: è stato depositato un nuovo ricorso, che a cascata ha generato quindi un procedimento giudiziario parallelo sempre in sede civile.
L'idea dell'ampliamento della scuola rimane
"Sulla necessità di ampliare la Manzoni non indietreggiamo, perché era l’opera strategica alla base della concessione del cambio di destinazione del Pii, da terziario-produttivo a residenziale - ha concluso Assi - Perché siamo arrivati a questo punto nel 2024 con le fideiussioni, tenendo conto che la convenzione è stata firmata nel 2010? Bella domanda, la questione andrebbe posta ad altri".