Scontro in Consiglio sul referendum: cartellonata del PD in aula
Le posizioni di Lega, Fratelli d'Italia e Partito Democratico sul referendum che chiamerà gli italiani a votare su 5 quesiti l'8 e il 9 giugno
Ci si avvicina sempre più al tanto discusso referendum dell'8 e 9 giugno che chiamerà gli italiani a votare per abrogare alcune normative, come il Jobs Act, la legge sul lavoro introdotta nel 2015 dal governo di Matteo Renzi, e alcune norme approvate tra il 2008 e il 2021 sulla responsabilità solidale delle aziende committenti in caso di infortunio e malattia professionale dei lavoratori in appalto. Inoltre, l'ultimo quesito su cui gli italiani sono chiamati a esprimersi riguarda la riduzione da 10 a 5 anni di residenza regolare necessari per poter chiedere la cittadinanza italiana.
A livello nazionale i gruppi politici si sono già esposti, ma il discorso tiene banco anche in Consiglio regionale dove oggi, martedì 13 maggio 2025, il PD ha organizzato una "cartellonata" durante l'intervento del suo presidente Francesco Majorino, invitando gli italiani ad andare a votare. Opposte, rispetto al PD, le posizioni di Lega e Fratelli d'Italia che invitano a disertare il voto.
La posizione della Lega
Queste le parole del capogruppo della Lega in Consiglio regionale Alessandro Corbetta:
"La posizione della Lega è di non andare a votare, molto semplicemente, perché sono quesiti che non condividiamo, soprattutto quello sulla cittadinanza che mira in questo momento a diminuire gli anni per poter ottenere la cittadinanza italiana, è un qualcosa che va proprio in contrapposizione a quello che noi crediamo come Lega, anzi noi dovremmo inasprire la legge per fare in modo che alcune persone che hanno ottenuto la cittadinanza e poi si trovano a delinquere in Italia gli possa essere tolta. Per cui è un referendum che assolutamente non condividiamo e invitiamo, come in passato ha fatto la sinistra su altri referendum, semplicemente i nostri elettori a non andare a votare".
La posizione di FdI
Queste le parole del capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Christian Garavaglia:
"Il PD sta sostenendo dei referendum che di fatto vanno ad abrogare delle norme che aveva il PD stesso promosso ed approvato, quindi siamo in un corto circuito politico a testimonianza del fatto che questi referendum sono poco interessanti anche per la cittadinanza e la popolazione, che è più interessata invece ai fatti concreti. Il Governo sta già dando molte risposte al mondo del lavoro e a tutela dei lavoratori, tant'è che l'occupazione è ai massimi negli ultimi anni e anche quindi la disoccupazione è ai minimi storici, quindi io direi che le risposte concrete del Governo superano assolutamente gli interessi per questo referendum che di fatto è stato politicizzato".
La cartellonata del PD in aula
Durante la seduta odierna, come accennato, il PD ha esposto una serie di cartelli per invitare al voto mentre il capogruppo Majorino pronunciava il suo intervento. Successivamente ha rilasciato una dichiarazione ai nostri microfoni:
"Io credo che sia molto grave leggere le parole del presidente Ignazio La Russa che invita a fregarsene di fronte ai referendum, invita l'astensione e non ha il coraggio di contrastare il referendum partecipando. Ormai la gente spesso diserta le urne e noi abbiamo bisogno come il pane di una democrazia partecipata, di cittadini e cittadine che si esprimono sui vari temi. Io voterò sì, ma al di là di cosa si voterà, credo che il tema sia quello della partecipazione democratica".