Salve le tartarughe dei laghetti prosciugati: hanno trovato una nuova "casa"
La conferma dal Comune di Cologno Monzese, che si era mosso per garantire alle testuggini una sistemazione.
Salve le tartarughe dei laghetti prosciugati: hanno trovato una nuova "casa". La conferma dal Comune di Cologno Monzese, che si era mosso per garantire alle testuggini una sistemazione.
Salvate le tartarughe dei laghetti (che non ci sono più)
Una bella notizia. Sono state tutte recuperate e messe in salvo le tartarughe che fino a poche settimane fa sguazzavano (a fatica) nella poca acqua rimasta all’interno dei due laghetti artificiali di viale Campania. Gli animali, per i quali l’Ufficio ambiente del Municipio si era mosso per trovare una nuova collocazione, hanno finalmente una nuova "casa" grazie all’interessamento e all’aiuto del Comune di Brugherio e di alcuni privati cittadini, che si sono fatti avanti. Tra l’altro gli specchi d’acqua sono proprio ai margini del confine con Brugherio: a separare le due città c’è infatti solo una roggia attraversabile tramite un ponticello.
Gli specchi d'acqua sono stati recentemente prosciugati
La vicenda legata alle sorti delle tartarughe ha tenuto recentemente banco, soprattutto alla luce delle condizioni in cui versavano i laghetti recentemente prosciugati e ripuliti dalla spessa fanghiglia da una ditta di spurghi, allertata dall’Amministrazione comunale. L’ex assessore all’Ambiente Edoardo Macchiarulo aveva evidenziato l’impegno di Villa Casati per identificare una nuova collocazione. A interessarsi dell’argomento anche l’uscente consigliere delegato al Benessere degli animali Mirco Angelucci, che nei giorni scorsi aveva ottenuto una prima conferma in tal senso.
Il progetto di recupero rimasto sulla carta
Prima che l’Amministrazione comunale venisse sciolta a inizio luglio, a seguito della crisi della maggioranza di centrodestra, si stava iniziando a parlare di un possibile progetto di riqualificazione dei laghetti, che in passato (grazie alle ninfee a pelo d’acqua) erano diventati meta di gite scolastiche. La loro parabola discendente era partita con i guasti non riparati all’impianto di alimentazione idrica, che aveva portato al progressivo abbassamento del livello. Prima ancora, però, le stesse tartarughe (abbandonate da privati cittadini) avevano iniziato ad alterare l’equilibrio dell’ecosistema.