Sacra Famiglia di Inzago: gli ambienti rinnovati migliorano il benessere dei pazienti
Nei ventiquattro ambienti vivono 40 persone con disabilità e operano 80 professionisti, tra medici e operatori sanitari
Ventiquattro ambienti della residenza per disabili a Inzago sono stati completamente ridefiniti con nuovi colori e installazioni artistiche.
In vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre 2023
Ventiquattro ambienti, in cui vivono 40 persone con disabilità e operano 80 professionisti, tra medici e operatori sanitari, sono stati integralmente rinnovati nella residenza per disabili di Fondazione Sacra Famiglia di Inzago con colori e installazioni artistiche pensati per favorire il benessere psicoemotivo dei pazienti e di chi li cura e assiste.
È il progetto “Tra colori e natura”, realizzato in collaborazione con Lism (Lega italiana sclerosi multipla), che sarà presentato domani, 1 dicembre 2023, in prossimità della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre.
Tra le installazioni artistiche figurano le rappresentazioni sulle pareti di un campo di grano, di un giardino d’inverno, di un foliage autunnale, di un volo di farfalle e di tanti fiori come margherite e ortensie.
Roberto Totò, direttore generale di Fondazione Sacra Famiglia, ha osservato:
Il progetto vuole proporre un rinnovamento umanizzante degli spazi, attraverso una ridefinizione dei colori e degli ambienti che possa favorire il benessere delle persone che vivono e lavorano nella residenza. L’iniziativa rispecchia l’approccio più ampio di Sacra Famiglia verso le persone che assiste, fatto di ascolto dei bisogni, qualità professionale e attenzione agli aspetti umani.
La residenza di Inzago di Sacra Famiglia sta sperimentando, inoltre, una tecnologia (l'aura-sensei) che con computer, e proiettori, lampade, e accessori multimodali riesce a creare in una stanza scenari diversi, grazie a suoni, colori e immagini, come un fondale marino, un bosco, una spiaggia in cui “immergersi”.
Per comprendere al meglio come il prendersi cura degli spazi porti a una maggiore qualità di vita delle persone, dopo alcune settimane dal rinnovo degli ambienti è stata avviata una fase di ascolto che attraverso questionari e interviste ha raccolto opinioni e emozioni dei diretti beneficiari del progetto: gli ospiti con le loro famiglie, gli operatori e i volontari.
Nello specifico, le risposte al questionario dimostrano con chiarezza che gli spazi rinnovati piacciono molto a tutti e fanno sentire meglio (l’84%). Gli aspetti più apprezzati sono il colore e l’uso della luce, i soggetti scelti e il rimando alla bellezza della natura. Inoltre emerge con chiarezza che il trascorrere del tempo in quei luoghi genera emozioni di serenità, piacere e armonia.
Valentina Siddi, direttore della Residenza sanitaria per disabili di Fondazione Sacra Famiglia a Inzago, ha così commentato:
Nella nostra residenza vivono persone con gravi disabilità e patologie che richiedono grandi professionalità e sensibilità da parte chi li accoglie e assiste. Rendere più accoglienti e belli gli ambienti è un gesto di attenzione e vicinanza agli ospiti e al personale della struttura e fa parte del nostro modello di assistenza e cura che non può prescindere dal benessere psicofisico.
La residenza di Inzago accoglie prevalentemente persone con disabilità acquisita. Nella sede è inoltre presente un hospice e ambulatori aperti al pubblico. Accoglie con servizi residenziali persone con disabilità in condizione di non autosufficienza, che necessitano di prestazioni socioassistenziali personalizzate di cura e riabilitazione. In particolare, la Rsd ospita giovani e adulti, dai 18 ai 64 anni di età, con sclerosi multipla, Sla (sclerosi laterale amiotrofica), altre patologie degenerative (Corea di Hungtinton, distrofia muscolare, ecc.) e con disabilità causate da traumi.
Sempre nella sede di Inzago, grazie a Lism, Fondazione Sacra Famiglia ha lanciato l’utilizzo della tecnologia “l'aura”. Si tratta di una piattaforma che rende possibile a ospiti che, a causa della loro disabilità, non possono muoversi, l’immersione in un ambiente personale e stimolante (un fondale marino, un bosco, una spiaggia, un museo, uno stadio...).
L’aura, realizzata grazie alla sinergia tra competenze di tecnologia robotica e di professionisti dell’assistenza a persone disabili, può essere installata in una forma fissa, sul soffitto di una stanza, per esempio, oppure in forma mobile, trasportabile su ruote. La piattaforma multisensoriale e multimodale è formata da una serie di pannelli in cui trovano spazio un proiettore verticale, un proiettore orizzontale, luci colorate, un mini-computer, telecamere e sensori, che è possibile integrare con accessori come ventilatori o lampade riscaldanti, ma anche macchine spara-bolle e persino una bacchetta magica, un air mouse che permette di impartire comandi a l'aura anche da lontano.