Due nuove Zone 30 all’orizzonte. Il tutto per garantire maggior sicurezza in primis agli utenti deboli (e più vulnerabili) della strada: pedoni e ciclisti.
Il doppio progetto di due nuove Zone 30
Il Consiglio comunale di Vimodrone ha approvato due variazioni: la prima al Piano triennale delle opere pubbliche, la seconda (a stretto giro) al bilancio di previsione, prelevando le risorse necessarie dall’avanzo libero di Amministrazione.
Si parla in tutto di 700mila euro, che l’ente investirà in due interventi strutturali volti a ridurre la velocità di percorrenza dei veicoli a motore in altrettanti nodi stradali cittadini: l’asse via Garibaldi/via Cattaneo, nella zona nord di Vimodrone, e l’incrocio tra le vie Roma, Crocefisso, Rimembranze e Sant’Ambrogio, in pieno centro.
Le aree di Vimodrone in cui si interverrà
In quest’ultima intersezione verrà realizzata una rotonda, così da mettere ordine in un punto difficile a livello viabilistico. Per via Garibaldi/Cattaneo, invece, il Municipio punta a costruire una pista ciclabile, che si connetta con quella esistente in via Piave, e degli attraversamenti pedonali rialzati, modificando quindi il piano altimetrico della carreggiata. Una volta completati i lavori, quindi, scatterà parallelamente l’abbassamento del limite di velocità a 30 chilometri orari.
“Nell’autunno dello scorso anno avevamo dato l’incarico a una società specializzata di pensare a degli interventi volti all’istituzione di Zone 30 – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Andrea Citterio, che ha lavorato a quattro mani con il collega ai Lavori pubblici Marco Albertini – Entro la fine dell’anno contiamo di lanciare le gare d’appalto per assegnare i lavori, così da partire ufficialmente nel 2026″.
I 700mila euro al centro della variazione di bilancio deliberata nei giorni scorsi dal parlamentino, infatti, e ancora prima dalla Giunta Veneroni, sono stati inseriti nel 2025. L’idea è di illustrare prossimamente alla cittadinanza i particolari dei due interventi, in occasione di un incontro pubblico. Parallelamente si andrà avanti con l’individuazione (e le relative progettazioni) di altre zone nella quali potrebbe essere istituito il limite di 30 chilometri orari. Sempre pensando all’incolumità di pedoni e ciclisti.