Roberto Tricella: "Sono andato alla Juve perché volevo giocare al posto del grande Gaetano Scirea"
Si è tenuta martedì sera a Cernusco sul Naviglio la serata della Gazzetta della Martesana per i 40 anni del giornale
"Volevo giocare al posto del grande Gaetano Scirea". Roberto Tricella ex calciatore originario di Cernusco sul Naviglio, classe ‘59, cresciuto nell’Inter e poi esploso nel Verona, prima di approdare alla Juve (ha chiuso poi la carriera a Bologna) è stato uno dei protagonisti della serata di ieri martedì 14 marzo 2023 organizzata dalla Gazzetta della Martesana a conclusione delle celebrazioni dei 40 anni del giornale.
Roberto Tricella, libero "made in Cernusco"
I grandi giocatori sono quelli che rendono apparentemente semplici le cose difficili. E questo era Gaetano Scirea. Quando sono andato alla Juve l'ho fatto proprio perché era lui il mio modello. Ovviamente la differenza si è vista - ha aggiunto con un'ironia carica di umiltà - Non ho raggiunto lì gli obiettivi che mi ero prefissato, ma è un'esperienza che sono contento di avere fatto.
Intervistato dal direttore della Gazzetta della Martesana Sergio Nicastro, l'ex calciatore degli anni Ottanta, esploso nel Verona del miracolo con cui vinse lo scudetto dell'85, ha confessato di essere di fede milanista, ma soprattutto di essere ancora innamoratissimo del calcio.
Abitavo in fondo a via Buonarroti. Dopo c'erano solo i campi e passavamo le ore a giocare a calcio. E' questa passione che deve spronare i giovani. Certo poi ci vuole sempre il fattore C, ma la molla interna è determinante. Ancora oggi quando vedo un terreno di gioco, mi viene voglia di entrare in campo a giocare.
Il ritorno in città di don Luigi Caldera
Il titolo della serata era "Protagonisti: la storia di Cernusco attraverso le parole di chi l’ha scritta, intervistato da chi la racconta da 40 anni". Sono intervenuti cinque personaggi che rappresentano le diverse sfaccettature della città. Uno di questi era don Luigi Caldera, parroco dal 1994 al 2008.
Intervistato da Gabriele Ticozzi, ha ricordato diversi aneddoti, tra cui le battaglie con l'Amministrazione di allora, guidata dal leghista Paolo Frigerio, in particolare sulla possibilità di realizzare il Villaggio solidale, ai confini della città, che era promosso dalla Casa della carità di don Virginio Colmegna.
Fu una battaglia che persi. Loro facevano campagna dicendo che impedivano di far arrivare i Rom in città. Devo dire però che in altre circostanze il sindaco mi fu di grande sostegno. Per cui dico che quando c'è un confronto e ci si parla in modo franco, i problemi si affrontano e si risolvono e si fa il bene di tutti
Don Luigi fu anche quello che portò le tre parrocchie cittadine a confluire nell'unica Comunità pastorale
C'erano anche qui dei campanilismi da superare, ma fu un lavoro lungo, durato 14 anni, proficuo e necessario. Di cui poi non ho visto i frutti - ha aggiunto con una battuta -, visto che subito dopo sono stato trasferito a Cesano Boscone
L'ex sindaco Comincini
Tra gli intervistati c'era anche l'ex sindaco (2007-17) ed ex senatore Eugenio Comincini. Ha risposto alle domande di Nicastro, raccontando il proprio rapporto con la città e con la politica.
L'esperienza in Italia viva? Fu una scelta difficile in un momento difficile. Non me ne pento perché aveva un senso, ma poi mi resi conto che non si trattava di una realtà di partito strutturata come quella del Pd. E' una realtà che verte attorno alla figura di Matteo Renzi, che pure ha grandi capacità.
Lo storico Mauro Raimondi
E' intervenuto anche un "non cernuschese". ossia lo storico e insegnante Mauro Raimondi. Arrivò in città nel 1993 e da allora se ne innamorò. Intervistato dal caporedattore Marco Tirabassi ha parlato del suo rapporto con Cernusco e della "cernuschesità", un valore da acquisire e tramandare.
Alla domanda di cosa a Cernusco eleverebbe a Patrimonio dell'umanità ha citato tre cose e poi ne ha aggiunta una quarta: il Tempio della Notte in Villa Uboldo (l'ospedale), il Naviglio con il suo parco e Villa Alari.
Il tempio della Notte è stato visitabile dieci anni fa grazie a una delle Giornate del Fai. Ebbi la fortuna di visitarlo è un autentico gioiello, uno dei pochissimi esempi in Europa.
Poi ha citato le vecchie corti di Cernusco. proprio Raimondi anni fa ha promosso la realizzazione degli attuali cartelli turistici che ne riportano nome e significato.
Risalgono quasi tutte a prima del 1710 e raccontano il patrimonio sociale di questa città
La Bcc e la Costantes
L'ultimo intervistato (da Nicastro) Maurizio Comi della Bcc Milano, che ha raccontato come l'istituto di credito cooperativo e la cooperativa edificatrice Costantes siano andate a braccetto nell'accompagnare la crescita della città, finanziando e costruendo case a prezzi calmierati per le giovani famiglie, laddove a Cernusco i costi sono normalmente molto alti
E il 95 per cento delle abitazioni realizzate sono andate a cernuschesi. Segno che l'operazione è riuscita: permettere ai giovani della città di rimanere e di non scappare alla ricerca di prezzi più convenienti
Tutta la serata è stata accompagnata musicalmente dalla Banda de Cernusc, da oltre 140 anni la colonna sonora della città. Sono poi stati premiati gli abbonati più affezionati e lo storico direttore della Gazzetta Marco Conca. Premiato anche il sindaco Ermanno Zacchetti a nome di tutti i primi cittadini che si sono avvicendati in 40 anni,
Un ringraziamento per l'addobbo floreale a Garden Colorofilla di Cambiago.