Rimossi i detriti dell'ex chiesa mai completata: riparte il cantiere nel cuore di San Damiano
Ruspe e camion in azione a Brugherio per togliere le macerie in piazza Virgo Fidelis: il progetto del nuovo "quartier generale" della cooperativa Il Brugo

I lavori di abbattimento della chiesa mai completata di San Damiano, frazione di Brugherio, erano iniziati a metà dicembre 2024. Poi, nei mesi successivi, i detriti rimasti in piazza Virgo Fidelis avevano fatto temere molti che il progetto di riconversione si fosse impantanato.
Riparte il cantiere di piazza Virgo Fidelis
Una notizia smentita nei giorni scorsi, quando le ruspe e i camion, con la soddisfazione del sindaco Roberto Assi, sono tornati in azione nel "cuore" di San Damiano per rimuovere le porzioni di cemento armato e dare quindi una spinta al progetto targato Il Brugo.
L'ex bocciofila che si pensava di trasformare in chiesa
Il "mostro di cemento" incompiuto (che ha rappresentato in questi decenni il triste volto della frazione) è stato completamente demolito, per lasciare posto al "quartier generale" della cooperativa sociale. La nuova struttura, che si svilupperà in parte sull’area pubblica prima occupata dal porticato, avrà un impianto a corte distribuito su tre lati, con al centro una zona aperta che garantirà ariosità e luce ai locali che ospiteranno il Cse, il Centro socioeducativo, e il Servizio formazione all’autonomia.
Il progetto di riconversione de Il Brugo
Ci saranno una zona per l’accoglienza, le aule didattiche, i bagni, gli spogliatoi per il personale, uffici per la direzione e gli educatori, sale riunioni e una mensa. Il tutto all’interno di un involucro completamente nuovo, ad alto efficientamento energetico e con una facciata che creerà movimento, tra parti in legno lamellare e acciaio e lastre in gres porcellanato.
Un iter lungo e non semplice
L’iter che porterà a questa rinascita del centro di San Damiano, come noto, non è stato semplice. La bocciofila, a seguito della chiusura dell’attività sportiva, era rimasta inutilizzata e ferma fino agli anni Novanta. Poi era stato presentato un progetto per riconvertirla in luogo di culto, ma si era presto arenato. L’inizio della svolta era giunto tra il 2017 e il 2018, con il cambio di proprietà, la prima idea di trasformare la struttura incompiuta nel Cse e lo stop ai lavori nel 2020, a causa del lockdown da Covid.
In questi anni di attesa Il Brugo ha rivisto l’iniziale progetto, che nell'estate del 2024 era finito sui tavoli di Villa Fiorita per l’approvazione. L’Amministrazione, dando il suo via libera, ne ha riconosciuto l’importanza: "Si tratta di un intervento di riconversione urbana di qualità", hanno osservato dall’Esecutivo. E a beneficiarne saranno tutti.