Riduzione degli infermieri notturni, sindacati di categoria sul piede di guerra
Probabile stato di agitazione contro la sostituzione di una figura infermieristica con un operatore socio sanitario negli ospedali di Melzo e Cernusco sul Naviglio
La proposta riguardava l'Oncologia dell'ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, ma poi si sono accorti che valeva anche per i Subacuti al Santa Maria delle Stelle di Melzo con l'obiettivo di estenderla anche ad altri reparti: non più due infermieri a reparto, ma uno solo, affiancato da un operatore socio-sanitario (oss). Un'idea ritenuta inaccettabile. Così i sindacati di categoria Cisl Fp, Nursind e Nursing Up sono pronti a dichiarare lo stato di agitazione.
Ora due infermieri di notte
Attualmente infatti a vigilare sui pazienti ci sono due infermieri. Con la riforma annunciata recentemente in assemblea dalla direzione aziendale si scenderebbe a un solo infermiere e un Oss (operatore socio sanitario).
Secondo i sindacati, la modifica del personale presente nel turno di notte potrebbe essere attuata solo a fronte di una diminuzione di posti letto, che dovrebbe passare da 16 a 12.
Una riduzione che dovrebbe però passare dalla Regione, la quale in questi casi, solitamente, mostra pollice verso.
La protesta
Martedì le parti si sono incontrate e Cisl Fp, Nursind e Nursing Up hanno abbandonato il tavolo della trattativa. Ecco il comunicato:
Fin dall’inizio del confronto, abbiamo manifestato la nostra contrarietà verso la scelta che questa azienda vuole mettere in atto attraverso la sostituzione di una figura infermieristica con un operatore socio sanitario durante il turno notturno nei reparti di: Subacuti Melzo, Oncologia Cernusco e Medicine aziendali, chiedendone l'immediata soppressione, poiché riteniamo che si tratta di due professioni diverse, indispensabili entrambe nel processo di cura del malato, ma non sostituibili o interscambiabili.
Un'azienda improntata sulla tutela, prevenzione e cura della salute è fondamentale che faccia propri due beni fondamentali Il bene del malato, curandolo, assistendolo e cercando di soddisfare nel miglior modo possibile i suoi bisogni attraverso l’utilizzo delle corrette figure assistenziali e il bene dei nostri dipendenti che devono operare in un contesto di sicurezza e benessere questo al fine di evitare un deterioramento irreparabile sia del clima aziendale che delle prestazioni rese ai cittadini.
Abbiamo ripetutamente invitato l’azienda proprio in virtù di quanto sopra citato a chiarire la sua posizione posizione attraverso una risposta da parte del direttore generale, dando la nostra disponibilità a un confronto collaborativo e costruttivo che portasse alla risoluzione della problematica ristabilendo le corrette relazioni sindacali, pena la sospensione e l’abbandono del tavolo da parte nostra.
Richiesta ignorata e risposta non arrivata. In ragione di quanto esposto e richiesto, vedendo meno da parte dell’Azienda la volontà di intraprendere una strada di conciliazione le sigle Cisl Fp, Nursind e Nursing Up presenti hanno abbandonato il tavolo, lasciando in aula la delegazione di parte pubblica e le sigle Cgil, Fials e Uil.
L’abbandono del tavolo rappresenta l’inizio di una serie di azioni quali assemblee dei lavoratori e indizione dello stato di agitazione atte a tutelare e difendere i nostri dipendenti e la salute dei cittadini