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Regione Lombardia taglia i contributi ai caregiver: famiglie della Martesana sul piede di guerra

Il racconto di un padre pioltellese: "Mio figlio autistico ha bisogno di cure a domicilio, così mettono in ginocchio le famiglie"

Regione Lombardia taglia i contributi ai caregiver: famiglie della Martesana sul piede di guerra
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Fino all’ultimo hanno sperato in un passo indietro da parte di Regione Lombardia, che però non c’è stato. A partire dall’1 giugno 2024 migliaia di famiglie si vedranno decurtato il contributo per la misura B1, ossia il sostegno economico a caregiver che si prendono cura di bambini, adulti e anziani con gravissima disabilità. E anche in Martesana monta la protesta delle famiglie.

Taglio ai contributi economici

Soldi che per molte famiglie sono sostanziali, non tanto per garantire la sopravvivenza, quanto per incidere sulla qualità di vita offerta alle persone che hanno bisogno di cure quotidiane e costanti. Si parla di un contributo di che passa da 750 euro mensili attuali a 400 a partire da giugno, risorse che erano destinate alle famiglie in cui madre o padre rinunciavano parzialmente o totalmente alla propria occupazione per dedicarsi al parente con disabilità.

La protesta di un padre

E’ inaccettabile che ogni anno ci troviamo a dover combattere per difendere un sussidio alle famiglie che vivono già la difficoltà della disabilità: è una questione di dignità, Regione ha deciso di tagliare le risorse a chi maggiormente ne ha bisogno.

Queste le parole di Andrea Belli, 48 anni, padre di Leonardo, bambino autistico che frequenta la quinta elementare a Pioltello. Un padre che, come tanti altri, si ritrova a non poter più decidere come occuparsi al meglio del figlio per via di scelte economiche operate da Regione Lombardia.

Oggi Leonardo frequenta la scuola primaria insieme ai bambini della sua età e a casa segue delle terapie personali di sei ore a settimana con educatori accreditati che vengono pagati attraverso i voucher regionali. Per gestire il bambino io e mia moglie abbiamo deciso di rinunciare parzialmente all’attività lavorativa, in modo che la mamma possa stare con il bambino nel pomeriggio. Per fare l’equilibrio economico della famiglia, il contributo per i caregiver è appena sufficiente.

Appelli a Regione

Le associazioni di categoria, i comitati e le singole famiglie si sono unite per far sentire la propria voce e cercare di convincere Regione Lombardia a rivedere un percorso che dovrebbe portare a sostituire i contributi economici diretti alle famiglie, con servizi erogati direttamente dalle strutture.

La notizia completa la trovate sulla Gazzetta della Martesana in edicola a partire da sabato 6 gennaio 2024 o nella versione online per pc, smartphone e tablet

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