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Regione al servizio dei giovani e delle famiglie con il bando Sprint Lombardia Insieme

Il bando regionale per attività di socializzazione per i giovani e il progetto di co-housing tra anziani e universitari rilanciano una Lombardia più inclusiva

Regione al servizio dei giovani e delle famiglie con il bando Sprint Lombardia Insieme
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La Lombardia continua a investire sul futuro dei giovani e sul sostegno alle famiglie, con progetti che puntano a costruire un tessuto sociale più solido e inclusivo. Con il bando "Sprint Lombardia Insieme", appena concluso, la regione rinnova il suo impegno a favore della socialità giovanile e del benessere psicofisico, proponendo iniziative che guardano alla comunità nel suo complesso. L’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Elena Lucchini, ne ha raccontato l’importanza, e ha presentato anche il progetto innovativo di co-housing tra studenti universitari e anziani, avviato insieme alle Università di Pavia e Bergamo.

L’assessore Lucchini presenta Sprint Lombardia Insieme

Sprint Lombardia Insieme: socialità per i giovani e  conciliazione vita-lavoro per le famiglie

“Sprint Lombardia Insieme è una misura che abbiamo avviato già da alcuni anni, inizialmente per il periodo estivo, per poi estenderla all’intero anno e ampliarne l’impatto,” ha spiegato l’assessore Lucchini. Il bando, rinnovato con 15 milioni di euro per il 2023, raccoglie ora nuove proposte di attività per ragazzi e bambini dai 3 ai 18 anni, pensate per promuovere benessere sociale e psicologico.

“Non abbiamo ancora l’esito finale sulle domande pervenute,” continua, “ma la richiesta di prorogare i termini riflette la grande adesione delle comunità locali, che desiderano offrire spazi di aggregazione e percorsi di empowerment ai giovani.”

Il bando prevede che progetti di socialità per i ragazzi coinvolgano anche i genitori, dando loro un respiro nella gestione familiare.

“Questi momenti offrono ai ragazzi uno spazio in cui crescere insieme e aiutano i genitori a conciliare lavoro e vita familiare,” sottolinea Lucchini.

Dalla sua nascita, il bando ha ricevuto finanziamenti regionali pari a 36,5 milioni di euro e ha allargato il suo raggio d’azione, includendo iniziative che favoriscano l’interazione tra giovani e anziani, nonché attività che rispondano alle esigenze di ragazzi con disabilità e fragilità.

Un approccio territoriale e in rete per i piccoli comuni

Sprint Lombardia Insieme è strutturato per coinvolgere anche i piccoli comuni attraverso una formula di coordinamento su base territoriale.

“I piccoli comuni spesso non hanno le risorse per sviluppare o rendicontare progetti complessi, per questo abbiamo scelto di passare attraverso gli ambiti territoriali, che gestiscono più facilmente le esigenze burocratiche” ha chiarito Lucchini.

Ogni ambito territoriale può così collaborare con i comuni locali, portando anche nelle aree meno centrali opportunità di crescita e servizi fondamentali per le famiglie.

“La mia posizione è chiara: ogni intervento va attuato anche nei piccoli comuni, dove il bisogno di spazi di socialità e sostegno alle famiglie è spesso più intenso. Così assicuriamo che il valore di questi progetti raggiunga davvero tutti i cittadini lombardi” ha ribadito l’assessore.

Un’innovativa formula intergenerazionale: il co-housing tra anziani e studenti

Un’altra proposta che sottolinea l’attenzione della regione per la socialità e l’inclusione è il co-housing intergenerazionale, un progetto pilota avviato a Pavia e Bergamo, che presto verrà presentato anche a Milano, in cui studenti universitari e anziani convivono, offrendo reciproco sostegno e arricchimento.

“L’idea è nata anche dalla mia esperienza personale, credo fortemente nel valore educativo e culturale dei nonni: sono una fonte di saggezza e tradizioni che merita di essere trasmessa ai giovani” ha raccontato Lucchini

Il progetto mira a combattere la solitudine degli anziani e, contemporaneamente, ad alleviare il problema dei costi elevati degli affitti per gli studenti.

“Con questo progetto non solo contrastiamo l’isolamento degli anziani, ma offriamo agli studenti universitari risorse per coprire i costi di affitto e crediti formativi per la loro partecipazione. È un’opportunità di scambio culturale e supporto reciproco, che permette agli anziani di sentirsi utili e ai ragazzi di crescere in un contesto di comunità.”

L’impegno lombardo per il benessere sociale: uno sguardo al futuro

Questi progetti rappresentano solo alcuni dei passi che Regione Lombardia sta intraprendendo per costruire una rete sociale più ampia e inclusiva.

“Le istituzioni possono fare la differenza attraverso risorse e normative adeguate, ma sono le persone – giovani e anziani – che rendono vivi questi interventi, contribuendo attivamente al benessere della comunità” ha concluso l’assessore

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