Vertenza

Protesta delle educatrici degli asili nido di Pioltello, ultimo tentativo per scongiurare lo sciopero

Il Sial Cobas che segue i dipendenti di Futura chiede al prefetto di aprire un tavolo di conciliazione

Protesta delle educatrici degli asili nido di Pioltello, ultimo tentativo per scongiurare lo sciopero
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Continua la vertenza dell'Asp Futura di Pioltello: l’assemblea delle lavoratrici tenutasi il 4 aprile 2023 ha deciso di chiedere al prefetto l'apertura di un tavolo di conciliazione per scongiurare lo sciopero.

La vertenza delle educatrici di Futura prosegue

Prosegue la vertenza avviata dalle educatrici dell'azienda che ha in gestione gli asili nido comunali, seguite dal sindacato Sial Cobas. E al centro del botta e risposta si è inserito ora anche il nuovo regolamento del servizio prima infanzia approvato settimana scorsa dal Consiglio comunale. "Non ci sono novità né risposte alle richieste dei lavoratori - hanno dichiarato dalla sigla - Chiederemo alla Prefettura la convocazione delle parti per verificare la volontà di trattare per migliorare le condizioni di lavoro e salariali".

Le questioni sul tavolo non mancano

Diverse le questioni che per il sindacato sono prioritarie:

L'azienda (e quindi Comune) chiede disponibilità e impegno delle educatrici per preparare eventi di apertura e presentazione dei servizi alla cittadinanza, in particolare dei nidi e dei Centri famiglia: per rappresentare cioè nel migliore dei modi il ruolo educativo essenziale e le competenze messe in campo e costruite negli anni. Queste attività vengono chieste al di fuori delle normali fasce orarie ed è in discussione che vengano attuate a fronte delle mancate risposte dei dirigenti e della Giunta.

Contestato il nuovo regolamento degli asili nido

Nel dibattito si inserisce poi il nuovo regolamento per il funzionamento dei nidi, contestato dalla stessa sigla:

Il Consiglio comunale su proposta della Giunta ha approvato un aumento delle rette, un maggior controllo sui pagamenti e multe ai genitori che si presentano in ritardo. La misura più discutibile è quella che rende disponibile l’asilo solo al bimbo che ha due genitori che lavorano. Aprire però il cancello di ingresso ai soli genitori lavoratori è una scelta che non condividiamo, che si discosta dalla storia di questo servizio, che non risolve solo un problema gestionale delle famiglie, ma offre un supporto pubblico molto più ricco di senso, storia, significato e che rivendichiamo come parte della qualità del nostro lavoro. Perciò continuiamo a chiedere anche un incontro con la Commissione servizi sociali per verificare questi temi oltre che per rappresentare con determinazione le ragioni della nostra vertenza.

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