Sanità

Primo prelievo di polmone da donatore a cuore fermo all'ospedale di Sesto San Giovanni

Un lavoro di squadra tra eccellenze lombarde grazie alla generosità di un donatore e della sua famiglia

Primo prelievo di polmone da donatore a cuore fermo all'ospedale di Sesto San Giovanni
Pubblicato:

È stato effettuato nei giorni scorsi all’Ospedale di Sesto San Giovanni il primo prelievo di polmoni e multi-tessuto da donatore a cuore fermo.

Primo prelievo di polmone da donatore a cuore fermo all'ospedale di Sesto San Giovanni

Il donatore, a seguito di un malore, ha avuto un arresto cardiaco al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sesto San Giovanni. Nonostante tutte la manovre di rianimazione avanzate messe in atto, è deceduto. Dopo l’accertamento della morte cardiaca è stato considerato come un potenziale donatore di polmoni.

Si tratta del primo prelievo e trapianto di polmoni da donatore a cuore fermo dell’Asst Nord Milano: ogni anno sono pochi i casi di questo tipo che si riescono a realizzare. La procedura messa in atto grazie al lavoro congiunto del Coordinamento Ospedaliero di Procurement, del Coordinamento Regionale Procurement e della SC Trapianti-Lombardia Nitp, è particolarmente impegnativa perché prevede un’elevata complessità e l’impiego di numerose professionalità.

Infatti, una volta accertato il decesso, per poter procedere al prelievo da donatore a cuore fermo è necessario assicurare il corretto mantenimento degli organi, per preservarne le funzionalità, attraverso l’utilizzo di apposite strumentazioni.  In particolare, il prelievo di polmoni è particolarmente complesso soprattutto perché deve essere organizzato e gestito tempestivamente: dal decesso alla sala operatoria non possono passare più di 240 minuti.

Una corsa contro il tempo che ha visto alternarsi nel Blocco Operatorio dell’Ospedale di Sesto San Giovanni, supportati dall’équipe infermieristica Nord Milano, i chirurghi Toracici del Policlinico di Milano, per il prelievo di polmoni, del Centro Cardiologico Monzino, per il prelievo dei grossi vasi, dell’Istituto Gaetano Pini per il prelievo del tessuto muscolo scheletrico e dell’Ospedale Niguarda per il prelievo di cute.

I polmoni dopo essere stati prelevati sono stati riperfusi e ricondizionati per verificarne la funzionalità sono stati trapiantati con successo. La realizzazione di questo percorso dimostra che l’eccellenza nel campo della donazione può essere raggiunta in modo efficiente anche in presidi più piccoli, tramite un Coordinamento Ospedaliero di Procurement staffato, in grado di organizzare e presidiare percorsi complessi.

Il rispetto della volontà donativa di questo giovane donatore ha portato a salvare la vita ad un ricevente di polmoni e a poter migliorare la qualità di vita a 50 potenziali riceventi di tessuti.

"Un pensiero commosso ed un sincero ringraziamento vanno al donatore ed alla sua famiglia - ha dichiarato Tommaso Russo Direttore Generale Asst Nord Milano - che ha dimostrato grande forza e generosità rispettando in un momento di profondo dolore la volontà donativa del proprio caro. Un sentito ringraziamento - ha continuato Russo - va allo staff del Coordinamento Ospedaliero Procurement per la donazione di organi e tessuti, ai professionisti del nostro Laboratorio Analisi, alla Rianimazione, al Pronto Soccorso, alla sala operatoria per la tempestiva e stretta collaborazione. La nostra squadra di professionisti ha raggiunto un ulteriore importante risultato che dimostra una sempre maggiore integrazione tra componenti mediche, chirurgiche, anestesiologiche-rianimatore ed infermieristiche."

Seguici sui nostri canali