Presepe vivente e molto altro: Melzo si ritrova per il Natale
Una tradizione per ricordare il vero significato del Natale. In piazza è andato in scena il presepe vivente con laboratori e attività per i bambini
Domenica 22 dicembre 2024 la piazza di Melzo è tornata indietro nel tempo e si è trasformata in una piccola Betlemme. Anche quest'anno la comunità pastorale San Francesco ha fatto rivivere la Natività proprio nel cuore della città con molti bambini, ragazzi e adulti che hanno vestito i panni dei personaggi del presepe.
I mestieri del presepe
I più piccoli hanno potuto cimentarsi in laboratori, ciascuno dei quali dedicati ad una professione: verduriere, pittore, panettiere, ciabattino, coltellaio e altri ancora. Ogni figurante era rigorosamente vestito con tuniche, mantelli e copricapi antichi e per la Sacra Famiglia è stata allestita una capanna ad hoc.
L'assessora Francesca Moratti
Gli alunni del G.Bruno con la prof.ssa Ballotta
Il racconto della Natività
Tra le attività del pomeriggio è anche andata in scena la storia degli eventi di Betlemme grazie ad alcuni alunni del gruppo teatrale del liceo Giordano Bruno, coordinati dalla prof.ssa Cristina Ballotta. Tutti i presenti si sono avviati così in un breve corteo festoso che si è chiuso nuovamente in Piazza della Repubblica dove è stata celebrata la S.Messa.
Così mamma, papà e piccolo che interpretavano la Sacra famiglia:
Quando siamo stati contattati dalla responsabile dell'organizzazione abbiamo subito accettato di buon grado, pensando così di rendere un bel servizio alla nostra comunità pastorale ed alla nostra città.
Purtroppo abbiamo rischiato di dover dare forfait all'ultimo per una brutta influenza che ha colpito la bambina qualche giorno fa, ma fortunatamente si è ripresa appena in tempo e con l'ok della pediatra e superando il timore del freddo ci siamo messi a disposizione per dare il nostro piccolo contributo a favore di questa bella iniziativa!
Auguri sotto la torre
Al termine della celebrazione i festeggiamenti si sono spostati sotto la torre civica con una merenda offerta dagli alpini e uno spettacolo danzante. Qui ha preso la parola il sindaco Antonio Fusè per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita del pomeriggio e salutare i presenti:
Ogni tanto sento dire che Melzo è morta: non è vero. Le manifestazioni si fanno e la partecipazione della gente c’è e questo è fondamentale. Quindi voglio ringraziare anche tutti voi che siete qui presenti. Siamo ormai alla fine dell’anno, oltre agli auguri di Natale vi voglio augurare un buon anno.
Il prossimo anno cosa auspichiamo? Dobbiamo pensare non soltanto a noi stessi ma pensare anche agli altri e a chi vive in condizioni disagiate. Non dimentichiamo le guerre che stanno devastando il panorama internazionale: noi vogliamo proprio che si continui a parlare di pace.
Che sia un anno di prosperità e di felicità, ma senza dimenticare gli ultimi.
Il parroco don Mauro Magugliani
Il sindaco Antonio Fusè