I ritardi accumulati, figli di nodi burocratici da sciogliere e pareri degli enti sovracomunali che mancavano all’appello, sembrano essere stati lasciati alle spalle. Forse definitivamente.
Il progetto del ponte ciclopedonale sulla M2
Tira finalmente una “bella aria” a Vimodrone sul progetto del ponte ciclopedonale a scavalco dei binari della metropolitana, previsto tra le opere di urbanizzazione primaria del Piano integrato d’intervento affidato all’operatore Officine Mak, che ha notevolmente cambiato il volto dell’area ex Idalium tra la Padana superiore e via Pio La Torre.
La Conferenza dei servizi decisoria, infatti, il cui iter è stato seguito dal Settore regolazione e gestione territorio del Municipio, si è conclusa con successo. E al tavolo si sono seduti (virtualmente) vari soggetti: dall’Agenzia del demanio a Regione Lombardia, dal Comune di Milano al Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, passando per Atm, Enel, Terna e altri ancora. Senza tralasciare la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
Il punto della situazione
“Ora, ottenuti tutti i pareri, si potrà sistemare il progetto definitivo, passando poi alla gara e all’assegnazione dei lavori – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Andrea Citterio – Finalmente abbiamo chiuso l’iter decisorio, nell’ambito del quale è emersa la necessità di siglare una convenzione con Atm per la divisione dei compiti per quanto riguarda la manutenzione futura del ponte”.
Sull’avvio del cantiere, anche alla luce dei problemi del passato, Citterio ha preferito non sbilanciarsi e non comunicare date. Ma pare che il 2026 possa essere finalmente l’anno che sancirà almeno l’avvio del cantiere.
Come sarà l’opera a carico del privato
Il ponte ciclopedonale, passando sopra la linea della metropolitana M2 e il Naviglio Martesana, collegherà le due aree verdi di via Leonardo da Vinci-Santa Rita e via Fiume, fino all’istituto scolastico, per ridurre la frattura rappresentata dalla presenza delle rotaie. Questo (che va a sommarsi al grande parco urbano sorto lungo la ex Statale 11, al fianco della caserma locale dei Carabinieri) è sicuramente l’intervento più importante a carico di Officine Mak, che ha portato alla creazione del sopra citato nuovo complesso misto residenziale-commerciale tra la Padana e via Pio La Torre.
Un iter non semplice e parecchio complesso, visto che il Comune è stato costretto a barcamenarsi in mezzo a un lungo elenco di nulla osta che dovevano rilasciare i diversi enti. E ognuno a seconda dei propri ambiti di competenza. Da qui il dilatarsi del cronoprogramma inizialmente ipotizzato.