Nel mirino

Polemica sulla presentazione del libro: "Biblioteca di Brugherio concessa a editore che si richiama al fascismo"

Secondo l'Anpi il libro che sarà presentato domani, martedì 18 febbraio, in biblioteca rimanda a correnti vicine ai regimi totalitari di estrema destra

Polemica sulla presentazione del libro: "Biblioteca di Brugherio concessa a editore che si richiama al fascismo"
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Non è tanto il contenuto della presentazione, quanto l'editore che ha pubblicato il libro a scatenare le polemiche a Brugherio. L'Anpi cittadina, con il supporto dei partiti e delle liste di centrosinistra e non solo, ha puntato il dito contro l'evento promosso dall'Amministrazione comunale nella biblioteca di via Italia 27. Un appuntamento che, a detta dell'Anpi, rischia di creare divisioni nella comunità brugherese.

L'evento finito nel mirino dell'Anpi

"Patria. Di padre in figlio per il comunitarismo". Questo il titolo dell’incontro organizzato dall’associazione Papà separati in programma domani, martedì18 febbraio 2025, alle 21, nella Sala conferenze di Palazzo Ghirlanda, in via Italia 27. Col patrocinio dell’Amministrazione comunale, il sodalizio presenterà per l’occasione il libro omonimo scritto da Fabrizio Fratus (sociologo, che sarà presente alla serata) e da Stefania Bonfiglio, edito da Passaggio al bosco. Interverranno anche il vicesindaco e assessore alla Cultura Mariele Benzi, il capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe Calabretta e Angelo Spanò. A moderare l’incontro sarà l’ex consigliere regionale Antonio Saggese.

L'accusa: "Editore vicino alle posizioni fasciste"

Con un  comunicato l'Anpi Brugherio ha preso posizione puntando il dito contro la scelta dell'Amministrazione di concedere il patrocinio alla presentazione di un libro il cui editore lascia molte perplessità:

Ci sorprende e ci preoccupa scoprire dal sito comunale che l’Amministrazione di Brugherio ha dato il patrocinio e concesso l’uso della biblioteca civica, partecipando in prima persona alla presentazione di un libro pubblicato da un editore che si richiama direttamente a simbologie e mitologie fasciste e naziste. Basta scorrere il suo catalogo per capirlo e basta sapere che questo editore fiorentino è nato dentro un centro sociale che dichiara di  ispirarsi “al fascismo e alla sua immensa eredità ideale”.

hanno scritto nel comunicato

Democrazia e pluralismo sono per noi (un po’ meno probabilmente per gli organizzatori)  valori universali nei quali ci riconosciamo pienamente, ma non a costo di chiudere gli occhi di fronte al chiaro tentativo di usare gli spazi pubblici per dare visibilità a un editore che ha in catalogo opere di Mussolini, testi dell'Alto comando della Wehrmacht, e altri scritti di esponenti di movimenti terroristici condannati per associazione eversiva e banda armata.

Non possiamo perciò sottrarci dal denunciare con forza l'utilizzo di una sede pubblica prestigiosa e amata dai nostri concittadini per proporre iniziative così dichiaratamente di parte, di impronta sovranista e suprematista, antistorica e antiscientifica, che non fanno altro che inasprire il clima politico, creando divisione e contrapposizione in una città che non ne sente il bisogno e che fino ad oggi non l'aveva mai vissuta con tanta evidenza.

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