L’ultimo caso di violenza sessuale avvenuto nei pressi della stazione di San Zenone al Lambro ha alzato l’asticella dell’attenzione e puntato il focus sugli scali ferroviari dell’hinterland milanese. Perché se negli ultimi tempi sono stati fatti importanti investimenti, anche in termini di personale delle Forze dell’ordine, sulle aree ferroviarie e metropolitane di Milano, non si può dire lo stesso per il resto della Città metropolitana.
Dalla Prefettura focus sulle stazioni ferroviarie
Si è riunito in data odierna, giovedì 11 settembre 2025, presieduto dal Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala e delle Autorità provinciali delle Forze di Polizia.
In occasione della riunione, tenuto conto dei recenti episodi di violenza accaduti nelle zone adiacenti ad alcune stazioni ferroviarie della provincia, il consesso ha disposto un’intensificazione delle misure di vigilanza e controllo delle aree interne e attigue agli scali ferroviari del territorio metropolitano, nell’ambito degli impegni assunti con il Patto “Stazioni Sicure”, siglato il 31 luglio 2024.
Con il citato accordo si è inteso assicurare una capillare azione di controllo del territorio delle Forze di Polizia e la promozione di strategie di intervento congiunte e coordinate tra istituzioni e cittadinanza attiva. Gli interventi previsti dal Patto “Stazioni Sicure” si affiancano al già intenso impegno assicurato dalle Forze di Polizia attraverso la predisposizione di dedicati servizi interforze “ad Alto Impatto” nelle aree più sensibili del territorio metropolitano.