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Periplo del Lago di Como: giorno di pausa (anche per il maltempo) dopo otto tappe a nuoto

Il maltempo li ha obbligati a una pausa forzata. "Abbiamo trovato grande appoggio e aiuto. Stiamo vivendo un'esperienza incredibile"

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Prosegue l'avventura della nuotatrice di Pessano con Bornago Stefania Storace che sta affrontando il periplo del Lago di Como a nuoto. Dopo otto tappe oggi, domenica 18 agosto 2024, giorno di pausa.

Giorno di pausa dopo otto tappe

Anche a causa del brutto tempo che ha sconsigliato di tuffarsi in acqua, la spedizione di nuotatori di cui fa parte anche la pessanese Storace ha deciso di approfittare di un giorno di riposo dopo aver affrontato già le prime otto tappe di un viaggio che terminerà, da cronoprogramma, il 31 agosto.

Partiti da Moltrasio l'11 agosto, Stefania e Cristian Civati, di Montorfano, hanno già affrontato una sessantina dei 150 chilometri previsti, superando Brienno, Sala Comacina, Tremezzina, Acquaseria, Calozzo, Gravedona, Gera Lario, Dorio e arrivando sino a Dervio. Da qui ripartiranno domani, un po' più freschi, ma con tanta voglia di riprendere subito la marcia, o meglio le bracciate, interrotte.

Una stupenda avventura dove abbiamo incontrato tante persone , nuotatori e non, che ci hanno aiutato e ospitato. Non sempre è festa però, ci saranno anche notti in tenda che sicuramente saranno meno agevoli.

ha raccontato la pessanese

Nuotare con circa 90 kg a traino non è semplice specialmente quando ci troviamo contro corrente, inoltre lo stiamo facendo senza muta e anche questo complica la vicenda. Ma come dico sempre, "volere è potere" e sono sicura che alla fine ce la faremo.

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L'impresa del periplo del Lago di Como

L'impresa ha avuto i patrocini dei Comuni di Como e di Lecco, della Provincia di Como e di quella di Lecco, nonché l’appoggio dei Comuni di Menaggio, di Brienno e di Mandello del Lario che offriranno loro ospitalità nei giorni di passaggio.

A sostenerli ci sono la Canottieri di Menaggio e la Canottieri Lario che li accompagnano con un mezzo di appoggio durante la traversata del ramo di Como.

Gli atleti, durante la traversata, trainano un catamarano il cui prototipo è stato disegnato da Civati e creato da Nautica Marò Line. Grande quasi due metri per ottanta centimetri, contiene cibo, bevande e attrezzature, inoltre serve da supporto in caso di crampi o momenti di stanchezza e, di colore arancione, è visibile ai motoscafi e alle imbarcazioni che transitano sul lago.

“Nuotando in lungo e in Lario” è, come riporta Prima Como, lo slogan che Cristian e Stefania hanno scelto per la loro impresa, che avrà inoltre un fine nobile: una raccolta fondi per l’Associazione Osha (www.osha.it) di Como, impegnata nel promuovere attività sportive per disabili, che quest’anno festeggia i suoi 50 anni di attività.

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