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Per non abbattere i filari di alberi il Comune triplica la spesa per sistemare la strada

Succede a Cernusco sul Naviglio: l'Amministrazione investe un milione di euro per salvare i quasi 90 bagolari, senza rinunciare agli stalli di sosta e alla nuova ciclabile.

Per non abbattere i filari di alberi il Comune triplica la spesa per sistemare la strada
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Inizialmente si prevedeva di spendere 350mila euro. Ora l'Amministrazione di Cernusco sul Naviglio ha invece portato a un milione la spesa per sistemare via don Sturzo, dove i residenti da tempo si lamentano per il fatto che i filari di alberi hanno deformato con le radici i marciapiedi. Così il destino dei bagolari messi a dimora negli anni Settanta sembrava segnato. Invece non sarà così.

cernusco sul naviglio via don sturzo
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La riqualificazione di via don Sturzo

L'Amministrazione intende rinnovare la via inserendo una pista ciclopedonale in sede propria, mantenendo gli stalli di sosta e, appunto, mantenendo le piante esistenti. E i costi sono lievitati.

"Tra le opere pubbliche più significative presenti nel Documento unico di programmazione che verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale la prossima settimana, c’è anche la riqualificazione di via Don Sturzo - ha spiegato il sindaco Ermanno Zacchetti in un post - Un intervento atteso, di cui si è parlato nella Commissione Territorio del 3 novembre 2021 e che, come quello realizzato nel 2020 in via Adua, parte dalla volontà di riqualificare i marciapiedi, ormai impraticabili.

La tipologia di alberi scelti decenni fa con poca lungimiranza per un contesto urbano, infatti, sono dei bagolari, non a caso comunemente chiamati anche ‘spaccasassi’ per la resistenza e la profondità delle loro immense radici, che anche in questo caso hanno provocato anomalie e disconnessioni sui camminamenti - prosegue - Siamo ancora alle fasi progettuali iniziali ma è già chiaro come in questo intervento confluiscano differenti sensibilità da salvaguardare. Oltre al motivo primo della sicurezza da ripristinare per i pedoni, in particolare quelli più fragili, e da garantire per i ciclisti, ci sono il patrimonio verde degli 88 alberi disposti su due filari, i 44 stalli di sosta per le auto e la viabilità della strada a doppio senso di marcia nel più ampio contesto di circolazione del quartiere.

L’Amministrazione Comunale ha chiesto agli uffici un primo studio che garantisca prima di tutto la sicurezza di pedoni e ciclisti insieme alla salvaguardia degli alberi. Ovviamente le varie ipotesi progettuali dovranno tenere conto di condizioni date quali il posizionamento degli alberi attuale e le larghezze di legge di carreggiate carrabili, stalli di sosta e marciapiedi ciclopedonali; se necessario, verranno valutati i costi e benefici dell’acquisizione di una striscia di terreno dei condomini privati a nord per aumentare lo spazio su cui intervenire.

L’intenzione è di poter condividere questa ipotesi progettuale, una volta pronta, con i cittadini: già durante il sopralluogo insieme ai tecnici comunali alcuni di loro si sono fermati a scambiare opinioni e impressioni, offrendo sensibilità e prospettive le più differenti. Come è normale rispetto a un intervento così importante"

Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario cittadino del Pd, e membro della commissione Territorio, Alessandro Sante Galbiati:

"Credo che il metodo sia quello giusto - ha spiegato - L'Amministrazione si apre alla partecipazione ed è pronta d accogliere il contributo dei cittadini. Però va al confronto con una proposta politica, che è la salvaguardia del patrimonio arboreo. Ci sono più ipotesi su cui ragionare, ma l'indirizzo è dato. Sono convinto che il dialogo con i cittadini porterà tutti alla convinzione che occorre aiutarsi".

"La situazione di via Don Sturzo, in particolare la percorribilità dei marciapiedi, è nota a tutti ed è anche figlia di una scelta infelice e poco lungimirante di chi progettò all'epoca la piantumazione dei bagolari in quel contesto e in quel modo - ha proseguito - Un intervento è atteso da anni ed è l'occasione per introdurre il tratto di ciclabile tale da collegare finalmente la pista dell'asse di via Da Vinci fino a via Sant'Ambrogio, arrivando all'ingresso della scuola. Si creerebbe un sistema di mobilità dolce fondamentale per l'intero comparto sud-ovest".

"Ma dobbiamo essere consapevoli che lo spazio è limitato - ha aggiunto - Non possiamo pensare di poter avere insieme: ciclabile, due sensi di marcia e parcheggi. Quindi? Escludendo categoricamente l'abbattimento di un filare di alberi abbiamo due alternative: il senso unico (con relativi effetti sulla viabilità) e (o) l'arretramento delle recinzioni condominiali dei residenti. Da qui la complessità dell'intervento e la necessità di un confronto con i residenti. Da qui passa anche una scelta e una visione politica della città: verde e più spazio pubblico per pedoni e biciclette. Cerchiamo insieme la soluzione migliore".

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 6 novembre 2021.

 

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