I fatti contano più delle parole. Lo avevano affermato nelle scorse settimane e domenica, 12 ottobre 2025, lo hanno dimostrato con forza durante l’ultima giornata della trentesima edizione di “Bussero in festa”, la manifestazione cittadina che ha occupato il calendario dei busseresi nelle ultime due settimane organizzata dall’assessorato alla Cultura.
Nessun Perin d’or 2025
L’Amministrazione, per dare seguito alla volontà di sensibilizzare sul tema della guerra, ha deciso di non assegnare il Perin d’or, la benemerenza civica, per la prima volta da 25 anni, da quando è stato istituito il riconoscimento.
Negli scorsi giorni si è riunita la commissione per analizzare le candidature. E per la prima volta quest’anno non abbiamo assegnato il Perin d’or perché i nomi proposti non coglievano il senso delle settimane e dei mesi che stiamo vivendo. Ci siamo anche interrogati se, in questo tempo, fosse opportuno celebrare questa nostra festa. L’abbiamo portata avanti ma volevamo che anche a Bussero ci fosse un segno concreto per la pace, per questo abbiamo assegnato a lei la nostra benemerenza. Non possiamo incidere attivamente sulle sorti dell’equilibrio mondiale, ma ciascuno di noi, attraverso un pensiero o una testimonianza personale, può fare la sua parte.
ha spiegato il sindaco Massimo Vadori.
Il messaggio di pace
Il primo cittadino, in ogni discorso istituzionale delle ultime due settimane di festa, ha fatto cenno alle tensioni geopolitiche di cui il nostro Paese è spettatore.
Ringrazio tutto il Consiglio comunale. Unanime è stata la voce che si è alzata per dire basta alle guerre. I conflitti e le tensioni ci sono e ci saranno. Quando le istituzioni si fermano, un passo è fatto. Mi rendo conto di aver fatto un discorso non tradizionale con il nostro riconoscimento e di aver parlato di pace in ogni evento, ma è l’impegno che avevo preso. Questa festa la dedichiamo a lei, alla pace. La comunità ha ancora tantissimi Perin d’oro da assegnare. I cittadini e le associazioni sono energia rinnovabile e a costo zero per il nostro paese e non finiremo mai di ringraziarli.
ha concluso Vadori.
Un segno di speranza che parte anche dalla comunità, messo nero su bianco attraverso le tante firme raccolte in piazza Curie sui manifesti del “Perin d’or per la pace”.
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