Penombra ischemica: dalla generosità di Soleto Spa una nuova arma per la cura dell’ictus anche a Melzo e Cernusco
La nuova dotazione informatica, acquisita dalla ASST Melegnano Martesana, è già operativa nel Presidio ospedaliero di Vizzolo- Predabissi
L'impiego del nuovo software per Tac, che è già in funzione presso l'ospedale di Vizzolo Predabissi, riguarda anche le realtà di Melzo e Cernusco.
Penombra ischemica: dalla generosità di Soleto Spa una nuova arma per la cura dell’ictus anche a Melzo e Cernusco
Una donazione preziosa, che si trasforma in valore aggiunto per la diagnosi e cura degli eventi cerebrovascolari invalidanti e/o potenzialmente fatali, perché permette grazie ad un software automatizzato, di trattare un maggior numero di pazienti colpiti da ictus ischemico.
Questa nuova dotazione informatica, acquisita dalla ASST Melegnano Martesana, è già operativa nel P.O. di Vizzolo- Predabissi ed è stata presentata ai responsabili della società Soleto Spa che ha reso possibile il progetto grazie al contributo economico voluto dal Presidente, Luigi Giovinazzo, e dai suoi stretti collaboratori, Massimo Barboglio, Omar Trinca e Mauro Bracco.
Presente anche il dottor Valentino Lembo, oggi Direttore Sanitario Asst Ovest Milanese ma all’epoca della donazione Direttore Sanitario di Asst Melegnano Martesana e tra i promotori del progetto. Le applicazioni del nuovo software e le potenzialità sia in ambito diagnostico che terapeutico sono state illustrate dal direttore della Neurologia, Carla Zanferrari, e della Radiologia, Fabio Melchiorre.
Il sistema di elaborazione diagnostica consente una indagine accurata e dettagliata su quella che, in caso di ictus, viene definita “penombra ischemica”, tessuto cerebrale danneggiato dalla occlusione di un vaso ma potenzialmente recuperabile con le terapie previste nella fase acuta, cioè entro poche ore dall’esordio dei sintomi.
Questo software, che si applica mediante un esame TAC con mezzo di contrasto, permette di identificare la presenza e l’estensione della penombra ischemica e, quindi, consente interventi mirati e qualificati. In termini pratici allarga l’intervallo di tempo in cui si può trattare con beneficio il paziente (finestra terapeutica) e quindi aumenta il numero di pazienti potenzialmente trattabili .
La dottoressa Zanferrari ha precisato che l’acquisizione del software è in linea con le più recenti linee guida nazionali ed internazionali per il trattamento dell’ictus. “La donazione”, ha spiegato il Direttore Generale di Asst Melegnano Martesana Roberta Labanca, “è coerente con le indicazioni regionali relative alla Rete Ictus ed al suo sviluppo futuro. La realizzazione di questo progetto rafforza significativamente l’approccio alla patologie acute tempo-dipendenti e rappresenta un’arma per contrastare la disabilità secondaria all’ictus, garantendo maggiore tempestività e precisione sia diagnostica che terapeutica, assicurando elevati standard qualitativi”.