Pd cinisellese: la lettera dei ribelli dimissionari

Non si ferma la crisi del Pd, dopo il 4 marzo i ribelli annunciano altre diserzioni

Pd cinisellese: la lettera dei ribelli dimissionari
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Non si arresta la crisi del Partito Democratico di Cinisello mentre si avvicina la data delle elezioni comunali

La lettera avvelenata degli ex Pd

Dopo la batosta elettorale del 4 marzo, Siria Trezzi si prepara ad ingoiare un altro rospo. I ribelli fuoriusciti dal Pd qualche mese fa hanno preso carta e penne e scritto una lettera pubblica in cui denunciano ancora una volta i giochi di poteri all'interno di un gruppo del Pd cittadini che si è rifiutato di riflettere sul distacco degli elettori già evidente mesi fa, e sulla ricandidatura del sindaco uscente.

La loro ribellione era costata la testa del segretario cittadino Luigi Marsiglia e del tesoriere Giuseppe Sacco, che oggi hanno costituito la Lista Arancio  e fatto alleanza con i socialisti e i verdi.

I ribelli, inoltre, annunciano notizie di sventure per il malandato Pd: altri membri usciranno dal partito, tra cui tre consiglieri comunali e alcuni componenti della direzione cittadina.

Ecco la lettera incriminata.

Gli scenari

Cosa potrebbe succedere? Nel campo della fantapolitica, potrebbe tornare con furore Daniela Gasparini, libera dagli impegni del Senato, alcuni la danno come possibile sostituta di Siria Trezzi.

Sicuramente, dalla coalizione ex Pd, verdi e socialisti, uscirà candidato sindaco: Luigi Marsiglia o Giuseppe Sacco.

Forza Italia resta assente dai giochi elettorali e la Lega ha suggellato la candidatura del giovane Giacomo Ghiladri.

Ezio Casati potrebbe essere alla guida di una lista civica, ma ancora non se ne ha la certezza.

I Cinque Stelle puntano sul settantenne Bacci. Mentre la sinistra alternativa vorrebbe appoggiare una lista civica ancora tutta da creare.

 

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