Nel cuore della città

Palazzo Matteotti di Melzo, asta deserta. Il Comune valuta di ribassare il valore dell'immobile

Nessun operatore ha presentato offerte. Si valuta una nuova perizia per rivedere il prezzo di vendita che era stato fissato in 790mila euro

Palazzo Matteotti di Melzo, asta deserta. Il Comune valuta di ribassare il valore dell'immobile
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L’asta  è andata deserta e Palazzo Matteotti resta ancora "sul groppone" del Comune di Melzo. Così l’Amministrazione sta valutando nuove strade per portare a termine l’alienazione dell’edificio abbandonato, e degradato, nel cuore del centro storico.

Nessun operatore interessato all'edificio

Nessun operatore si è mostrato interessato all’acquisto dell’immobile di via Matteotti, messo all’asta dopo un lungo lavoro burocratico per togliere tutti i vincoli regionali connessi al tema dell’housing sociale. Il prezzo a base d’asta era di 790mila euro, una cifra che si pensava potesse far gola a chi era interessato a un intervento di rigenerazione urbana in un’area di pregio (il centro storico) di Melzo. Invece così non è stato visto che nessuno ha presentato offerte.

Rendere l'alienazione più appetibile

Di conseguenza, prima di tornare a mettere all’asta l’immobile, l’Amministrazione è chiamata a fare valutazioni politiche e tecniche per rendere l’alienazione più appetibile.

Abbiamo verificato che la legge consente di aggiornare la perizia prevedendo una potenziale riduzione del valore, in linea con il mercato immobiliare attuale e con le aspettative degli operatori. Questo non significa che vogliamo svenderlo, ma bisogna chiaramente rivedere le posizioni economiche se vogliamo risolvere uno dei problemi annosi della nostra città.

ha spiegato il sindaco Antonio Fusè. Anche perché l’immobile è vuoto ormai dal 2013 e abbandonato all’incedere del tempo, con topi, piccioni e scarafaggi che lo infestano rendendo impossibile la vita di chi abita nel circondario. La Giunta dovrà dunque procedere ad affidare l’incarico di revisione della perizia a un tecnico specializzato (con nuovi costi per l’ente) oppure valutare strade alternative per riqualificare lo stabile dargli una nuova vita.

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